Magazine, 26/02/2021.
Con questo nick da fumetto (da cui è venuta l’ispirazione, dice) fa il suo esordio a Sanremo il cantautore romano Filippo Uttinacci (Targa Tenco Opera Prima 2019). L’incipit della sua canzone, Santa Marinella (è la nota stazione balneare del Lazio, che qui fa rima con "stella") fa subito pensare a Ornella Vanoni (“oggi sai è uno di quei giorni che…”), e verso la fine c’è un’eco baglioniana (“non volare via”). Ma il resto è tutto suo: un italiano molto parlato, con una dislocazione a sinistra (“dentro me ci sappia guardare”), un indicativo pro congiuntivo (“a sincerarmi che nessuno piange”) e qualche immagine meno riuscita (“Roma che è una città di mare / mi ha aperto la bocca e mi ha fatto fumare”; “fammi addrizzare [!] i peli sulla pelle”; “…le montagne / bianche e ostinate come vecchie cagne”). Ma poi piazza un paio di colpi d’autore: “prendiamoci una scusa sotto casa / e poi portiamocela su”; “al reparto dei superalcolici / che ci fai? Scaldo l’inverno”; “ti prego di raccogliermi la testa / come se fosse l’ultima che resta”. Interessante. Giovedì Fulminacci interpreterà la cover di Penso positivo (1993) di Jovanotti affiancato dal comico televisivo Valerio Lundini e dal trombettista Roy Paci. Spiazzante. Voto: 7 / 8.
Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2021 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova e Accademico della Crusca, che si è occupato a più riprese del Festival. Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica e non l'interpretazione, la musica o l'arrangiamento che potranno essere valutati solo con l'avvio del Festival.
Oggi sai è uno di quei giorni che
Se mi vuoi lasciami stare
E non c’è nessuno nei dintorni che
Dentro me ci sappia guardare
Roma, che è una città di mare,
Mi ha aperto la bocca e mi ha fatto fumare
Tanto non c’è più niente di cui innamorarsi per sempre
Per cui valga la pena restare
Quindi stanotte abbracciami alle spalle
Fammi addrizzare i peli sulla pelle
Prendiamoci una scusa sotto casa
E poi portiamocela su
Voglio solamente diventare deficiente e farmi male
Citofonare e poi scappare
Voglio che mi guardi e poi mi dici che domani è tutto a posto
Quanto vuoi per tutto questo?
Non cercarmi mai però incontriamoci
Prima o poi senza volerlo
Al reparto dei superalcolici
Che ci fai? Scaldo l’inverno
La mia città è un presepe in mezzo alle montagne
Bianche ed ostinate come vecchie cagne
Davvero io non posso più tornare solamente a salutare
A sincerarmi che nessuno piange
Ti prego di raccogliermi la testa
Come se fosse l’ultima che resta
Io me ne sono accorto a Santa Marinella
Io e te siamo un pianeta e una stella
Voglio solamente diventare deficiente e farmi male
Citofonare e poi scappare
Voglio che mi guardi e poi mi dici che domani è tutto a posto
Quanto vuoi per tutto questo?
Non volare via
Na na na
Voglio che mi guardi e poi mi dici che domani è tutto a posto
Quanto vuoi per tutto questo?
Non volare via