Addio mascherine all'aperto dall'11 febbraio: ecco dove resta l'obbligo di indossarle
Magazine, 07/02/2022.
Scade giovedì 10 febbraio 2022 l'ordinanza che stabilisce l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto in tutta Italia, senza distinzione di colore regionale, e non sarà rinnovata. Da venerdì 11 febbraio 2022 dunque le mascherine all'aperto non sono più obbligatorie e il provvedimento non riguarda solo le regioni in zona bianca, ma anche quelle in zona gialla, arancione e rossa.
La discesa dei contagi delle ultime settimane ha portato il Governo alla decisione di non prorogare l'obbligo di mascherina all'aperto, che però resta obbligatoria nei luoghi chiusi. Inoltre all'aperto resta ugualmente obbligatoria in caso di assembramenti e quando non può essere garantito il distanziamento interpersonale. La nuova regola è valida almeno fino a giovedì 31 marzo 2022, data che coincide con la probabile fine dello stato di emergenza.
Analogamente, da venerdì 11 febbraio 2022 possono riaprire le discoteche al 50% della capienza con obbligo - come lo scorso autunno - di indossare sempre la mascherina Ffp2 tranne che durante il ballo. L'obbligo di mascherina Ffp2 prosegue fino a giovedì 31 marzo 2022 anche all'interno di cinema, teatri, locali di musica dal vivo e impianti sportivi, oltre che su tutti i mezzi di trasporto: dagli autobus ai treni, dai traghetti agli aerei, dai pullman alle metropolitane.
Sono ormai due anni che conviviamo con le mascherine per proteggerci dal Covid-19. Il 28 giugno 2021 era stato per la prima volta abolito l'obbligo di indossarla all'aperto (tranne che in situazioni dove non si poteva garantire il distanziamento interpersonale), mentre la risalita dei contagi di fine 2021 aveva portato prima a singole ordinanze comunali che obbligavano a indossare la mascherina all'aperto nelle vie più affollate di molte città, poi a una regola generale che ristabiliva l'obbligo in tutta Italia, anche in zona bianca. Ora il divieto salta un'altra volta: speriamo che sia quella buona per tornare alla normalità.
Di Luca Giarola
