Magazine, 31/01/2023.
Anna Oxa - Sali (Canto dell'anima)
(Di A. Oxa - F. Bianconi - Kaballà - F. Zanotti)
Al suo quindicesimo Festival, che l’ha vista per due volte al
primo posto, Anna Oxa (nome anagrafico Hoxa,
pronuncia “ògia”: il padre era albanese), 61, porta all’Ariston un
brano firmato anche da Francesco Bianconi dei toscani Baustelle e
da Kaballà (pseudonimo del cantautore siciliano Giuseppe “Pippo”
Rinaldi). Il testo si sviluppa attorno a un imperativo
(Sali) che ha il valore di un’esortazione
all’uomo, alla donna, a un tu
collettivo, a una misteriosa Rosa, e si caratterizza per
una serie di frasi nominali (a partire dall’incipit Bocche
piene di falsità che nutre il mondo: il che si
riferisce evidentemente a falsità singolare, visto che
concorda con la terza persona nutre, ma la lettura è
ambigua). Richiami alla grammatica canzonettistica
tradizionale sono le voci con sillaba tronca finale, anche in rima
al mezzo (falsità, dignità,
ambiguità, umanità, verità); la
ripetizione anaforica del futuro (vedrai: un’eco
tenchiana? o baglioniana?); zeppe e monosillabi in fine di verso
(tu, c’è, oh). Lessico piano e aulico
(stella dell’aurora), ben lontano dagli esordi punk della
cantante pugliese.
Spirituale.
Voto al testo: 6.
Nella serata delle cover, Anna Oxa reinterpreterà un suo grande successo del 1978, Un’emozione da poco, accompagnata dal violoncellista Ilhjard Shaba.
Bocche piene di falsità che nutre il mondo
Mani prive di dignità, votate a Dio
Sali, uomo, sali e dimentica
Sali e ritorna alla (tua) nascita
Occhi dell’ambiguità dei nostri tempi
Vite frammentate senza verità
Sali, donna, sali e resuscita
Sali e ritorna alla (tua) nascita
Libera l’anima
Come rondini la sera
Vola libera
Nitida come il canto dell’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome
Arca dell’umanità andata a fondo
Cuori puri mangiati dall’avidità
Sali e poi un’altra vita tu
Vivrai, Vivrai, Vivrai,
Vivrai, Vivrai, Vivrai,
Vivrai, Vivrai, Vivrai
Libera l’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
Sali… sali… Rosa… sali
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome… oh…
Che non ha nome
Oh… oh… oh… oh… oh… oh… oh…
Nitida l’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome
Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2023 a cura di Lorenzo Coveri, Accademico della Crusca, che si è occupato a più riprese del Festival. Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica e non l'interpretazione, la musica o l'arrangiamento che potranno essere valutati solo dopo la partenza del Festival.