Magazine, 05/02/2023.
Mara Sattei - Duemilaminuti
(D. David – E.
Brun – D. Mattei – D. David)
Può contare su due complici pesanti, per il suo debutto a Sanremo, la ventisettenne Mara Sattei (all’anagrafe, Sara Mattei, con facile scambio di iniziale): Damiano David, frontman dei Maneskin, e il fratello minore David, rapper noto come thasup (già tha Supreme), che si presenta in pubblico solo con il suo avatar da fumetto. Ma anche il curriculum di Mara non scherza: dopo una lontana partecipazione ad Amici, è cresciuta con i featuring con Carl Brave, Gazzelle, e il tormentone dell'estate La dolce vita (con Fedez e Tananai). I suoi Duemilaminuti (nel titolo, numerico, in forma univerbata, a sottolineare una certa autonomia lessicale) non le sono bastati per liberarsi di un amore tossico: ed ho usato duemila minuti per capire di me in fondo cosa pensi / ho trovato solo la rabbia forse siamo troppo diversi / ho capito che non era amore ma soltanto un gioco che avevi creato per me. Le liriche sono di inusitata lunghezza, come d’uso nel genere musicale frequentato dalla cantante romana, con qualche riferimento alla tradizione canzonettistica (c’è quasi un’aria di Caterina Caselli in poi dammi duemila minuti anziduemila ore / tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare ); la scrittura del testo è in un italiano medio molto contemporaneo, vicino al parlato: poi sei scappato ed [superflua la d eufonica] hai rubato tutta la mia voce / tutta la mia voce. La voce che, mai come in questo caso, dovrà integrare le parole sul palco.
Lacerante.
Voto al testo:
7,5.
Ospite di Mara Sattei venerdì sera sarà Noemi con una cover (il titolo è in francese, ma il testo in inglese) di L’amour toujours (1999) del DJ e cantante Gigi D’Agostino.
Ti chiamerei anche se non prende
Ti cercherei dove non si vede
Dovesse rimanermi niente
Non importa se fa male
A piedi scalzi sulla neve
Non ho paura di cadere
Pensavo di poter guarire il tuo cuore da tutte le voci che
senti
Però il risultato non cambia nemmeno se cambi gli addendi
Pensavo di poter usare la voce ma dentro di me ora la voce non
c’è
Ed ho usato duemila minuti per capire di me in fondo cosa pensi
Ho trovato solo la rabbia forse siamo troppo diversi
Ho capito che non era amore ma soltanto un gioco che avevi creato
per me
E dimmi se c’è stato amore tra quelle parole
E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore
Tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare
Poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce
Tutta la mia voce
Io mi ricordo quando ritornavi a casa stanco
E sotterravi i tuoi problemi dentro fiumi d’alcool
E ogni volta mi dicevi che la colpa era la mia
Non ti importava di distruggere i nostri momenti
Lividi sopra il mio corpo erano solo i segni
Che quel male che ti porti non andrà più via
Pensavo di poter guardare le cose da un punto di vista diverso
Però il tuo riflesso non cambia
Non entri mai nel mio universo
Pensavo di poter usare la voce ma dentro di me ora la voce non
c’è
Ed ho usato duemila minuti per capire che in fondo tu eri
diverso
Cercassi nel buio le ombre
O l’aria nel mare blu intenso
Ho capito che non era amore ma soltanto un posto che avevi creato
per me
E dimmi se c’è stato amore tra quelle parole
E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore
Tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare
Poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce
Tutta la mia voce
Ma dimmi se c’è stato amore tra quelle parole (tra quelle
parole)
E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore (anzi duemila ore)
Tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare
Poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce
Tutta la mia voce
Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2023 a cura di Lorenzo Coveri, Accademico della Crusca, che si è occupato a più riprese del Festival. Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica e non l'interpretazione, la musica o l'arrangiamento che potranno essere valutati solo dopo la partenza del Festival.