Magazine, 06/02/2023.
Will - Stupido
(W. Busetti – S. Cremonini – A. Pugliese)
Esordiente al Festival, cui è arrivato dalla selezione di
Sanremo Giovani, il trevigiano Will (abbreviatura
di William Busetti), 23, porta in gara un brano che sottolinea la
fragilità di chi è innamorato, tra nostalgia (la nostra storia
non è andata come pensi tu / ti mentirei se dicessi
[che] non ti penso più), dolore per una ferita ancora
aperta (ti chiedo scusa se poi annego in una lacrima /
ma non riesco a voltare pagina), recriminazioni (e a volte
io mi sento stupido, / ma ruberò le lacrime che ti porta via il
vento). C’è una certa sincerità espressiva, ma le immagini
sono spesso scontate o opinabili: per me sei il mare
aperto / e l’odio è una corrente che ci tira giù; volevo
tutto il pianeta stringerlo in una mano), l’italiano
è basico, di grado zero (siamo ferite che ballano, io
non sopporto chi parla no [?]), con qualche rima e assonanza
(canterò: basterò; noi: vuoi; sento / vento).
E divento pure un po’ banale, scrive Will innamorato. Non
resta che confidare nell’esibizione sul palco del giovane
cantante.
Scontato.
Voto al testo: 5.
Nella quarta serata Will farà un duetto con Michele Zarrillo in Cinque giorni (1994) dello stesso Zarrillo.
La nostra storia non è andata come pensi tu
Ti mentirei se ti dicessi non ti penso più
Io in verità mi sono perso
Per me sei il mare aperto
E l’odio è una corrente che ci tira giù
Ti chiedo scusa se poi annego in una lacrima
Ma non riesco a voltare pagina
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
Siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
Siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
Volevo fare il poeta, ora l’essere umano
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
Ora mi chiedo che cosa farai da grande
Ormai ti vedo andare sempre più distante da me
E so che forse tu lo trovi divertente, ma non mi è rimasto
niente,
Se non qualche ricordo di noi
Il tempo può andare all’indietro se vuoi
Anche se
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
Siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
Siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
Volevo fare il poeta, ora l’essere umano
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
E a volte io mi sento stupido, ma ruberò le lacrime che ti porta
via il vento
Lo sai come mi sento, perché so che mi senti, nel pieno della
notte
Mi tremerà la voce, darò la colpa al freddo
E non tornerò
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2023 a cura di Lorenzo Coveri, Accademico della Crusca, che si è occupato a più riprese del Festival. Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica e non l'interpretazione, la musica o l'arrangiamento che potranno essere valutati solo dopo la partenza del Festival.