Milano, 17/09/2020.
Si svolge da giovedì 17 a domenica 20 settembre 2020 la trentaquattresima edizione del Festival Mix Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture: l'appuntamento con la migliore cinematografia Lgbtq+, inserito nel programma della Milano Movie Week 2020, si tiene quest'anno con una formula ibrida: in programma eventi dal vivo al Piccolo Teatro di Milano e anche in streaming su MyMovies, nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19 vigenti in Lombardia.
La programmazione del Festival Mix Milano 2020 comprende 48 titoli in gara provenienti da tutto il mondo, con tante anteprime, che fotografano i grandi temi della cultura contemporanea e del mondo Lgbtq+, numerosi incontri, ospiti ed eventi speciali. Tra questi spiccano il conferimento del titolo Queen of Comedy a Paola Cortellesi (giovedì 17, ore 20.00, Piccolo Teatro Strehler) durante la cerimonia di apertura presentata dal comico Paolo Camilli e accompagnata dalla performance dei Bhava Dance Project, e la consegna del titolo di Queen of Music a Myss Keta (sabato 19, ore 19.00, Piccolo Teatro Strehler) con la partecipazione di una delle più note stand up comedian della scena italiana, Michela Giraud.
Sotto la rinnovata direzione artistica di Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma, il Festival Mix Milano 2020 propone un programma particolarmente attento alle tematiche sociali riguardanti l’impegno civile, la difesa dei diritti e delle diversità, l'ecologia, le migrazioni, nel costante obiettivo di favorire il dialogo, la riflessione e la partecipazione attiva al dibattito sul presente e sul futuro della realtà complessa di questi anni. In tale direzione si inserisce il premio More Love, ovvero il riconoscimento a figure dello spettacolo, della cultura e della società civile che si sono particolarmente distinte nella loro attività professionale e personale in pratiche di inclusione e attività sociale, consegnato al medico e attivista Gino Strada (sabato 19, ore 19.00, Piccolo Teatro Strehler) come dimostrazione di intersezionalità e di sguardo ampio della comunità Lgbtq+ nei confronti dei problemi del mondo.
Coraggio e impegno civile sono al centro del programma del Festival Mix Milano 2020 che s’inaugura con il film And Then We Danced dello svedese di origine georgiana Levan Akin (giovedì 17, ore 21.30, Piccolo Teatro Strehler): candidato dalla Svezia agli Oscar 2020, il film racconta un percorso di formazione, di accettazione e consapevolezza ed è stato oggetto di censure e proteste, anche violente, in Georgia, a causa del contenuto, ritenuto offensivo nei confronti della tradizione del paese.
Nucleo centrale del programma di Mix Milano si confermano i tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi, cortometraggi e documentari, tra cui spiccano alcuni titoli, ancora inediti in Italia: il documentario Welcome to Chechnya di David France (venerdì 18, ore 18.00, Piccolo Teatro Strehler) sulla persecuzione delle persone Lgbtq+ in Cecenia, preceduto da un dibattito con Yuri Guaiana, presidente dell’associazione radicale Certi Diritti e responsabile delle campagne di All Out, e con due attiviste russe in collegamento video; Si c'était de l'amour (If It Were Love) di Patrick Chiha (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di sabato 19), vincitore del Teddy Award del 70° festival di Berlino, che segue la produzione e la tournée di "Crowd", l'epica opera di danza della coreografa franco austriaca Gisèle Vienne; La Leyenda Negra opera prima di Patricia Vidal Delgado (venerdì 18, ore 20.45, Piccolo Teatro Strehler), che vede protagonista una giovane immigrata salvadoregna in lotta per adattarsi alla sua nuova scuola di Los Angeles, sullo sfondo delle nuove leggi dell’immigrazione volute da Donald Trump. E direttamente dal Festival di Venezia 2020, l’ultima fatica del regista cult di fama internazionale, Bruce LaBruce, Saint-Narcisse (sabato 19, ore 19.00, Piccolo Teatro Strehler): definito una fiaba pansessuale nel Canada libertario degli anni Settanta, il film racconta di un ventiduenne perdutamente innamorato della sua immagine, interpretato dall’astro nascente Félix-Antoine Duval.
Novità assoluta dell'edizione 2020 del Festival Mix Milano, la sezione speciale, fuori concorso, I talenti delle donne, dedicata all’universo femminile nell’ambito del palinsesto culturale voluto dal Comune di Milano per il 2020, che include tre titoli presi dalle precedenti edizioni del festival (tutti disponibili in streaming per 72 ore dalle ore 14.00 di venerdì 18): Code Academy, cortometraggio fantascientifico della regista indiana Nisha Ganatra; Presenting Joani: The queen of the paradiddle, il documentario di Tina Gordon sulla prima batterista jazz donna negli anni '50 e le sue difficoltà in un mondo omofobo; Chavela di Catherine Gund e Daresha Kyi, un appassionato omaggio a Chavela Vargas, la cantante costaricana naturalizzata messicana che fece innamorare prima Frida Kahlo e poi Ava Garder e che tenne il suo ultimo concerto organizzato da Pedro Almodòvar, a Madrid, in onore del poeta Federico Garcia Lorca.
Per quanto riguarda il concorso lungometraggi, sono quindici i titoli proposti, di cui sei in anteprima italiana e uno in anteprima europea. Accanto ai già citati And The We Danced, La Leyenda Negra e Saint Narcisse, arriva in concorso l’anteprima europea di La Nave del Olvido della cilena Nicol Ruiz (domenica 20, ore 17.30, Piccolo Teatro Studio Melato), una storia di finzione ambientata nel paese di Lautaro, che fonde atmosfere misteriose con un racconto di scoperta lesbica. In anteprima italiana, invece, altri cinque titoli: dall’ultima Berlinale, Kokon, opera seconda della tedesca Leonie Krippendorff (sabato 19, ore 22.15, Piccolo Teatro Strehler), una storia di formazione con protagonista la quattordicenne Nora, sullo sfondo di un’estate caldissima nel quartiere multietnico berlinese di Kreuzberg, la cui proiezione è introdotta da Vladimir Luxuria. E ancora, Margen de Error della cineasta argentina Liliana Paolinelli (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di sabato 19), che segue le vicende di una cinquantenne la cui routine consolidata viene scombussolata dalla presenza di una giovane donna; Vento Seco (Dry Wind), primo lungometraggio autobiografico del brasiliano Daniel Nolasco (in streaming per 24 ore dalle ore 22.00 di domenica 20), ambientato in quei luoghi dimenticati dove la repressione omosessuale è forte e bastano pochi sguardi d’intesa per sfogare i propri istinti attraverso i vizi proibiti della carne; The Twentieth Century di Matthew Rankin (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di sabato 19), il ritratto romanzato dell'ascesa al potere dell'ex primo ministro canadese William Lyon Mackenzie King; e dall’Australia, la commedia queer Ellie & Abbie (& Ellie's Dead Aunt) di Monica Zanetti (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di sabato 19), dove un fantasma invadente dà alla nipote di 17 anni alcuni consigli indesiderati sui suoi primi appuntamenti.
Tra gli altri titoli della sezione lungometraggi, Port Authority, che vede l’esordio alla regia di Danielle Lessovitz e Martin Scorsese come executive producer (venerdì 18, ore 23.00, Piccolo Teatro Strehler), storia ambientata nella scena voguing e delle ballroom newyorkesi, la cui proiezione è preceduta da una performance di voguing a cura di La B Fujiko, madrina di questa danza In Italia. Dal Festival di Venezia 2019 arriva invece Moffie del sudafricano Oliver Hermanus (domenica 20, ore 22.50, Piccolo Teatro Studio Melato), che racconta la vita di un soldato omosessuale ai tempi dell'Apartheid negli anni ’80. E ancora quattro titoli dall’America latina: Fin de siglo (End of The Century) dell’argentino Lucio Castro (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di venerdì 18), una storia semplice e delicata sull'incontro di due uomini che si riscoprono dopo vent’anni; Canción sin nombre della regista peruviana Melina Leon (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di sabato 19), intensa opera prima dalle tinte noir che racconta la storia di una madre in cerca di sua figlia rapita nel Perù degli anni '80; dal Guatemala, invece, Tremors di Jayro Bustamante (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di domenica 20), un film che attraverso la travagliata storia di Pablo e Francisco, indaga come l'omosessualità possa ancora scontrarsi con la tradizione e le credenze religiose; e dal Messico, This is not Berlin, pluripremiata pellicola di Hari Sama (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di domenica 20), ritratto tagliente di Città del Messico negli anni '80, vista attraverso gli occhi di un sensibile diciassettenne.
Sei i titoli, di cui cinque in anteprima italiana, in concorso per la sezione documentari. Insieme ai già citati Welcome to Chechnya e Si c'était de l'amour (If It Were Love), le altre anteprime sono: Queering the Script di Gabrielle Zilkha (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di venerdì 18), un’inedita indagine che mostra come stia cambiando il panorama delle serie tv grazie all’inclusione di creatori e sceneggiatori queer; Libertà di Savino Carbone (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di domenica 20), che racconta i diritti dei migranti Lgbtq attraverso le vicende di due ragazzi richiedenti asilo, costretti a scappare dal Senegal e dalla Nigeria perché omosessuali; All We’ve Got della scrittrice e sceneggiatrice statunitense Alexis Clements (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di domenica 20), un’esplorazione personale della vita di donne queer, partendo dai luoghi che esse hanno occupato, fondato e creato. Per finire, Porta(le) Venezia, il film documentario di Alberto Pattacini per la regia di Giacomo Caglio (in streaming per 24 ore dalle ore 14.00 di venerdì 18), presentato in anteprima al Milano Pride 2020, che racconta, tra storia e attualità, il quartiere milanese di Porta Venezia, luogo che da sempre accoglie i diversi e gli esclusi e che ha fatto della diversità un fattore di evoluzione, trasformandolo in una delle zone più vive e cool della città.
Infine c'è il concorso cortomegraggi, che comprende ventisette titoli di cui otto in anteprima italiana e due in anteprima europea (tutti disponibili in streaming a partire dalle ore 14.00 di venerdì 18). Le opere del concorso cortometraggi sono suddivise in quattro sezioni. Queer Shorts: Tricky to Love include sei lavori, tra cui J'Ador dell’italiano Simone Bozzelli, crudo racconto di formazione fra desiderio e violenza. Il secondo blocco dal titolo Queer Shorts: Art of Survival, comprende sempre sei opere brevi, tra cui il divertente Les saints de Kiko di Manuel Marmier, in anteprima italiana, su una giovane illustratrice giapponese che dopo aver spiato casualmente una coppia gay intenta a fare sesso ne rimane talmente ossessionata da essere sopraffatta da una forte ispirazione artistica; e l’anteprima europea di Jesse Jams dell’acclamato regista canadese Trevor Anderson, sull’artista indigeno mumble punk Jesse Jams che usa la musica come strumento di guarigione.
Lez Shorts: Starts presenta sette cortometraggi, tra cui il coraggioso Panteres della catalana Èrika Sánchez, che intreccia amicizia, sesso, amore e identità, con protagoniste due tredicenni che vivono a Barcellona intrappolate nelle contraddizioni della pubertà femminile; e The Conrads della canadese Teryl Brouillette, che affronta in maniera originale il tema della maternità lesbica. L’ultima sezione, Lez Shorts: Ends, include ancora sette lavori, tra cui Screenshots of a Goodbye della prolifica regista colombiana Ruth Caudeli, sulla difficoltà di dire addio alla persona che si è amata; e il pluripremiato La Vita Che Ti Aspetta opera prima di Ginevra Barboni, su un’anziana vedova, interpretata da Giulia Lazzarini, alle prese con un primo amore, inconfessato, che riemerge dopo cinquant’anni.
A decretare i vincitori del Festival Mix Milano 2020, ancora una volta, tre giurie composte da esperti/e e critici/che di cinema. Per i lungometraggi la giuria, internazionale, è presieduta da Emanuela Martini, ex direttrice del Torino Film Festival, e composta dalla giornalista Paola Jacobbi, dal consulente per la Berlinale e fondatore dei Teddy Awards Wieland Speck, dal responsabile programmazione del festival Zinegoak di Bilbao Pau Guillén e dal regista e sceneggiatore Cristian Ceresoli. Ad assegnare il premio di Miglior Documentario è sempre una giuria qualificata composta da Laura Zagordi, ex direttrice della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, Stefania Casini, attrice, giornalista e sceneggiatrice, Jannik Splidsboel, regista e sceneggiatore tra i programmatori all’ultimo Biografilm Festival, Ilaria De Pascalis, professoressa associata del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università di Roma Tre, e Stefano Paolo Giussani, giornalista, scrittore, blogger e autore di documentari. Infine, anche quest’anno la giuria cortometraggi è composta da giovani rappresentanti il variegato spettro della comunità Lgbtq+. Inoltre, come per le ultime edizioni, il pubblico può esprimere la propria preferenza eleggendo il Miglior Lungometraggio 2020 attraverso l'app ufficiale del Festival Mix Milano disponibile per smartphone e tablet.
Anche per l'edizione 2020, il Festival Mix Milano è arricchito da un nutrito programma di appuntamenti di letteratura, cultura arte e musica, sia in streaming che in presenza, che intende allargare i confini della rassegna coinvolgendo la città di Milano e creando occasioni di incontro, scambio, confronto e intrattenimento intorno alle tematiche Lgbtq+. Il programma Mix Off parte con Green Together (venerdì 18, ore 17.00, Piccolo Teatro Studio Melato), evento dedicato alla lotta ambientalista e alla crisi climatica con un intervento video di Roger Hallam, co-fondatore di Extinction Rebellion.
Non mancano le occasioni per scoprire nuovi libri da leggere con Mix Book Klub (sabato 19, ore 17.15, Piccolo Teatro Studio Melato), il consueto appuntamento con le presentazioni dei libri Lgbtq+ che quest’anno ospita Jonathan Bazzi, finalista allo Strega e autore di Febbre (Fandango), Chiara Sfregola autrice di Signorina (Fandango), FumettiBrutti autrice di P. La mia adolescenza trans (Feltrinelli) e Stefano Paolo Giussani autore di Leonardo andrebbe al Pride? (Robin Edizioni). In programma anche la proiezione in anteprima di un estratto della miniserie Hbo Gentleman Jack, ancora inedita in Italia, presentata da Marina Pierri, giornalista e direttrice artistica del Fest - Festival Delle Serie Tv, ed Elena Rossi del festival Immaginaria (sabato 19, ore 18.00, Piccolo Teatro Studio Melato).
Spazio anche all’arte del fumetto con Queer Is The Nerd (domenica 20, ore 16.45, Piccolo Teatro Studio Melato), un momento di confronto su come gli ambiti dei fumetti, dei videogiochi e in generale della cosiddetta cultura nerd siano da decenni influenzati fortemente dalla cultura queer: ne discutono Luca De Santis in arte GeekQueer, autore di graphic novel e del saggio Videogaymes (Unicopli), Lorenzo Fantoni, giornalista e autore del saggio di prossima uscita Vivere mille vite. Storia familiare dei videogiochi (Effequ) ed Eleonora C. Caruso, autrice di romanzi come Le ferite originali e Tutto chiuso tranne il cielo (Mondadori).
E la musica? C'è anche quella nel programma del Festival Mix Milano 2020, con due dj-set da ascolto. Il primo vede alla consolle Protopapa, dj e sound designer che flirta con la moda e con il mondo queer milanese, e David Blank, giovane cantante riconoscibile per la sua voce calda e potente che ha stregato anche Laura Pausini (sabato 19, ore 19.00, Piccolo Teatro Studio Melato); il secondo è a cura di Simone Black Candy e Elle Vegas Dj in collaborazione con House of NoLo (domenica 20, ore 19.00, Piccolo Teatro Studio Melato) e precede la cerimonia di chiusura dei film vincitori, che quest’anno vede oltre alla partecipazione dello scrittore Alberto Milazzo, un live dei Booda, la band che ha conquistato pubblico e giudici di X-Factor 2019.
Come per le ultime edizioni, tutte le proiezioni sonoad ingresso gratuito per tutti coloro che effettuano il tesseramento all'associazione Mix Milano Aps, a partire da 15 euro tramite il sito. Per garantire la massima sicurezza di pubblico e operatori, i biglietti per tutte le proiezioni e per la partecipazione agli eventi collaterali, sia in streaming che in presenza, sono prenotabili solo dal sito del festival, attraverso un’apposita piattaforma.
Quest’anno, in linea con il claim Love Together e con la volontà di contribuire alla ripresa culturale ed economica delle persone colpite dal Covid-19, per ogni tessera acquistata, un euro è devoluto a OutRight Action International, l’associazione che sostiene le comunità Lgbtq+ nei paesi in via di sviluppo e che al momento si sta occupando anche delle situazioni di emergenza dovute al Coronavirus. Inoltre, per la prima volta fa il suo debutto al festival la Tessera Sospesa, una pratica solidale che alla stessa maniera del caffè sospeso, permette di acquistare una tessera e di lasciarla a chi è in difficolta.