Milano, 07/12/2020.
È un Sant'Ambrogio davvero strano questo del 2020 a Milano: niente feste, niente fiera degli Oh Bej Oh Bej, e anche niente Prima della Scala. In seguito alla cancellazione per Covid-19 della Lucia di Lammermoor, il Teatro alla Scala si è però subito messo all'opera - perdonate il gioco di parole - per realizzare una Prima alternativa: e così lunedì 7 dicembre 2020, in diretta dallo storico teatro milanese, va in scena la serata di musica e danza A riveder le stelle.
L'inizio è fissato per le ore 17.00, con diretta televisiva su Rai 1 (anche on line su Raiplay) e radiofonica su Radio 3 dalle ore 16.45. Lo spettacolo - con tanti ospiti dal mondo della lirica e del balletto, da Roberto Bolle a Placido Domingo, da Vittorio Grigolo a Marina Rebeka, solo per citarne alcuni - racconta un secolo di musica e di cultura italiana ed europea: Riccardo Chailly alla guida di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala è l’anima musicale di un racconto sull’opera e sulla danza la cui drammaturgia è stata pensata e trasformata in spettacolo da Davide Livermore e dai suoi collaboratori.
A riveder le stelle è un racconto che, nella sera di teatro musicale più famosa del mondo, vuole celebrare il ruolo centrale che l’opera e la danza hanno avuto non solo per la cultura ma anche per la crescita civile del nostro paese segnandone in modo decisivo l’identità. Di seguito la scaletta completa della serata con tutti i protagonisti.
Pubblichiamo di seguito la scaletta dettagliata della serata A riveder le stelle, che raccoglie 25 tra i maggiori cantanti del mondo che hanno voluto partecipare a questo evento senza precedenti, ma anche i ballerini scaligeri protagonisti in tre momenti tra i quali una creazione del neodirettore Manuel Legris. L'appuntamento, sul palco del Teatro alla Scala di Milano e rigorosamente a porte chiuse, è fissato per le ore 17.00 di lunedì 7 dicembre 2020, come da tradizione nel giorno di Sant'Ambrogio.
Le arie e i momenti di danza della serata A riveder le Stelle, lunedì 7 dicembre 2020 al Teatro alla Scala di Milano, sono inserite, oltre che in blocchi dedicati ad alcune grandi opere, in snodi tematici e collegate dalla lettura di testi affidata a nomi, alcuni notissimi e altri emergenti, del teatro e del cinema italiani. Un’operazione culturale che è anche un modo per sentire vicini tutti i settori del mondo dello spettacolo che condividono questo momento drammatico, tra le limitazioni dell’oggi e le incertezze del domani.
Tra i numerosi interventi, a Massimo Popolizio, protagonista indiscusso del teatro italiano a partire dalle storiche collaborazioni con Ronconi al Piccolo Teatro, è affidata tra l’altro una riflessione su vita e teatro di Ingmar Bergman. Caterina Murino, attiva al cinema come in teatro e in televisione, legge i versi di Fragile di Sting mentre Laura Marinoni, altro volto carismatico del Piccolo, è Fedra ma recita anche versi di Eugenio Montale, a sottolineare la familiarità tra opera, poesia e letteratura (tema cui è dedicata anche la prima parte della mostra Va’ pensiero curata da Pier Luigi Pizzi al Museo Teatrale).
Altro intervento poetico, con Cesare Pavese, è affidato a Sax Nicosia, versatile attore presente in molte produzioni di Livermore. Giancarlo Judica Cordiglia, che in teatro ha lavorato spesso con Luca Ronconi e al cinema con Carlo Lizzani, Dario Argento, Marco Bellocchio, legge una lettera di Verdi su Shakespeare, e le voci emergenti di Maria Chiara Centorami, Alessandro Lussiana e Marouane Zotti ricordano le parole di Rudolf Nureyev sulla danza.
La serata è aperta dal volto di Linda Gennari nella parte della Musa, accolta in teatro da Maria Grazia Solano. Unica non professionista della recitazione è Michela Murgia, che introduce con un suo testo la parte dello spettacolo dedicata alle eroine dell’opera.