Milano, 19/02/2021.
«La Lombardia resta gialla. Siamo intervenuti con limitazioni localizzate per contenere meglio, tracciare e isolare i piccoli focolai. Azioni mirate per mantenere la Lombardia il più possibile libera da restrizioni. Serve massima attenzione da parte di tutti. Serve che arrivino i vaccini». Con queste parole il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha anticipato, nel pomeriggio del 19 febbraio 2021, l'ufficializzazione dell'elenco dei nuovi colori delle regioni italiane dal 21 al 28 febbraio 2021.
Niente ritorno in zona arancione, dunque, stando alle parole di Fontana. Il peggioramento della situazione, con tanto di creazione di mini zone rosse in 4 comuni della Lombardia, aveva fatto pensare a una possibile retrocessione lombarda. Invece, a quanto pare, nonostante l'aumento dell'indice Rt (0,95, ma con la zona di Milano sopra all'1 da diversi giorni) e la preoccupazione destata dalla cosiddetta variante inglese, la regione rimane zona gialla almeno fino al 27 febbraio 2021.
Restano dunque valide le regole anti Covid-19 valide per le fasce gialle in tutta la Lombardia, con spostamenti liberi in tutto il territorio regionale, negozi e musei aperti, ristoranti aperti fino alle 18.00. Ovviamente tranne che nei comuni di Bollate, Viggiù, Mede e Castrezzato dove sono sempre in vigore le restrizioni previste per le fasce rosse con praticamente tutte le attività chiuse (ad eccezione di quelle essenziali), scuole comprese.
Il nuovo inserimento in zona gialla non deve essere considerato un liberi tutti, anzi la fase è delicata e lo stesso Fontana ha sottolineato che «serve massima attenzione da parte di tutti». Quindi, mascherina sempre addosso, anche all'aperto (a meno che non ci si trovi in condizioni di isolamento costante oppure esclusivamente insieme a conviventi), e occhio a mantenere il distanziamento interpersonale. Ricordiamo infine che in zona gialla sono sempre validi sia il coprifuoco notturno in orario 22.00-05.00, sia il divieto di spostamento verso un'altra regione (salvo che per spostamenti giustificati da comprovate esigenze lavorative, motivi di salute, situazioni di necessità; e nel caso è necessaria una autocertificazione).