Milano, 26/03/2021.
Le festività pasquali in Lombardia sono da sempre occasione per assaporare piatti e prelibatezze della tradizione locale, che si tramandano di generazione in generazione. La tradizione gastronomica lombarda legata alla Pasqua presenta, da Nord a Sud della regione, una grande varietà di pietanze. Si parte dalle ricette tipiche valtellinesi e della zona del bergamasco, si passa poi da quelle della tradizione brianzola e milanese, fino ad arrivare alla zona dell’Oltrepò Pavese e del mantovano. Ecco allora un possibile menù pasquale lombardo, da provare e gustare nelle proprie case.
Per iniziare un buon pranzo pasquale lombardo, non può mancare
un antipasto che comprenda i salumi della zona e le uova sode,
tradizionale simbolo pasquale. Tra i salumi da poter proporre in
tavola, non si possono non citare il salame di Varzi, la bresaola
della Valtellina, la coppa e il salame della bergamasca e la coppa
mantovana. L’antipasto poi può essere completato con varie torte
salate, in particolare la torta pasqualina lombarda. Quest’ultima è
poco conosciuta a livello nazionale, rispetto per esempio alla più
rinomata versione ligure, ma fa davvero parte della tradizione
pasquale della Lombardia. La
torta pasqualina lombarda (qui la ricetta con ingredienti e
preparazione) è composta da una gustosa pasta sfoglia con un
ripieno di piselli, asparagi, pollo (o tacchino); la preparazione e
la cottura richiedono circa due ore di tempo, ma il risultato può
davvero essere ottimo.
Tra i primi è possibile servire a tavola diverse specialità, provenienti da differenti luoghi della Lombardia. Partendo dal Pavese, immancabili nella tradizione pasquale sono i ravioli di brasato. Per essere davvero precisi, la pietanza è tipica della zona di Zavattarello e Varzi e rappresenta un piatto sostanzioso in cui gustare i sapori del posto. Il tutto poi può essere accompagnato da un buon Bonarda, vino tipico dell’Oltrepò Pavese e che si abbina al meglio con il piatto in questione. Passando, invece, all'area della bergamasca è possibile citare i Casoncelli alla Bergamasca. I Casonse’i, come sono chiamati in dialetto bergamasco, sono piccoli ravioli di montagna ripieni di carne, accompagnati da diversi condimenti e formaggio filante. Il piatto è uno dei più conosciuti di Bergamo e inizialmente nacque semplicemente per utilizzare gli avanzi delle carne suine e bovine. Nel corso degli anni poi incominciò a subire differenti trasformazioni, con la progressiva aggiunta di diversi ingredienti come gli amaretti, l’uva sultanina e la scorza di limone. Il piatto, una volta realizzato, va servito solitamente con foglie di salvia, pancetta, Grana Padano grattugiato e accompagnato da un buon bicchiere di Valcalepio rosso. Un altro primo piatto lombardo da tenere presente per il pranzo di Pasqua, proveniente dalla zona di Milano e più moderno, è la lasagna di verdure e uova: condita con carciofi, zucchine, piselli o spinaci e composta dai rossi d’uovo, questa pietanza presenta una versione più leggera della classica lasagna con besciamella.
Secondo piatto tipico di un pranzo pasquale lombardo è l’agnello, preparato e realizzato in diversi modi. Nella zona della Valtellina le preparazioni predilette sono quelle in casseruola, con olio e cipolline, oppure arrosto con rosmarino. Un terzo modo per cucinare l’agnello molto diffuso in Lombardia è quello della rosolatura, accompagnando la carne con polenta di farina gialla o nera. Tra i secondi piatti lombardi, diversi dall’agnello, è possibile citare invece la Busecca nella zona della Brianza/milanese e la fagianella con frutta fresca nel mantovano. La Busecca è un piatto povero, ma molto gustoso, a base di trippa e con diversi condimenti a seconda della zona in cui ci si trova. La fagianella con frutta fresca è una pietanza in cui, come suggerito dal nome, si farcisce una fagianella con frutta fresca (specialmente le mele renette tipiche della zona) e la si avvolge in fette di pancetta.
Per chiudere il pranzo pasquale lombardo è possibile consigliare una buona fetta della classica colomba, dolce che proviene dalla città di Milano, oppure - sempre rimanendo nel capoluogo - i biscotti cosiddetti Milanesini. Volendosi, invece, distaccare da questa zona è possibile citare un dolce di Como chiamato Resta. Il dessert è semplicemente una pagnotta dolce con uvetta e miele, al quale sono legate due tradizioni: la prima è l’inserimento prima della cottura di un ramoscello d’ulivo nell’impasto, mentre la seconda è l’incisione a spiga o lisca sulla pagnotta. Entrambi i gesti sono associati al tempo pasquale e alla rinascita primaverile.
Di Simone Caravano