Milano, 13/04/2021.
A Milano, aprile è il mese della Design Week; e anche se causa Covid-19 dal 2020 la tradizione si è interrotta, un barlume di speranza lo portano i tanti creativi milanesi, e tra questi gli organizzatori di Isola, il Design District che nell’ultimo anno si è trasformato in una piattaforma digitale. All’ombra del Bosco Verticale, infatti, con la primavera si inizia a respirare aria di design grazie all’Isola Design Festival, la manifestazione di ben sei mesi patrocinata dal Comune di Milano, che prende il via - on line - lunedì 12 aprile in concomitanza con Milano Design City 2021 e che prevede diversi eventi nel quartiere Isola da luglio a settembre, quando si concluderà in concomitanza con il Fuorisalone 2021, le cui date ufficiali sono dal 5 al 10 settembre.
Dal digitale al fisico, quindi, dalla nuova piattaforma al distretto milanese dove è nato, Isola continua a dare visibilità a designer emergenti e studi indipendenti di tutto il mondo, promuovendo quei progetti che guardano al futuro per caratteristiche sostenibili, innovazione, ricerca, ma anche, estetica e funzionalità. Il tema dell’Isola Design Festival è We Are What We Design, con l’obiettivo di sensibilizzare designer, professionisti e appassionati rispetto a temi delicati, cercando di coinvolgere tutti gli attori dell’industria del design in una riflessione sugli avvenimenti dell’ambiente circostante che stanno inesorabilmente cambiando gli equilibri della società. Ecco perché essere un designer oggi significa non solo progettare nuovi prodotti, ma anche e soprattutto trovare nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita degli abitanti.
L’evento vuole essere un vero e proprio contenitore di iniziative. Dall’interfaccia grafica animata del quartiere Isola, gli utenti possono conoscere i profili e i progetti dei 45 partecipanti selezionati dal team curatoriale per l’inizio dell’evento, visitare le mostre virtuali – due inizialmente, per poi aumentare nel corso dei mesi – partecipare ai live talk e alle interviste con ospiti internazionali su Isola Tv, ascoltare Radio Isola su Spotify, mettersi alla prova con un quiz alla scoperta dei membri dell’Isola Design Community, e molto altro ancora.
Tra i designer e gli studi di design che presentano i loro nuovi progetti, sono tanti i nomi già conosciuti per chi segue Isola da tempo, tra i 250 già presenti in piattaforma. Rik Makes, lavora a stretto contatto con la natura e Compostboard è il materiale da lui sviluppato che permette la produzione di massa di arredi compostabili; Li-An-Lo Studio presenta la collezione completa di Mycelium, un progetto che incaca il concetto di Slow Design. La sperimentazione è un marchio di fabbrica anche per le designer di materiali Lionne van Deursen e Austeja Platukyte, come si intuisce anche dai loro nuovi lavori visibili online.
Tra gli italiani spiccano gli studi Formanuda Design e Finemateria, che con i loro progetti percorrono le relazioni sensoriali e di contrasto tra esseri umani, oggetti, spazio e materiali. La designer russa Yaroslava Galayko, lavora principalmente con la plastica riciclata, per bilanciare estetica e sostenibilità in oggetti d’arredo unici, come nel suo ultimo lavoro Cosmic Coral. Ci sono anche lo studio Anja Sopic Design, con i suoi modelli stilistici, estetici e narrativi, Tellurico e Studio Kae, che esplorano artigianato e innovazione, prendendo materiali di uso quotidiano e reinterpretandoli con un approccio estremamente contemporaneo.
L’olandese Sandra Planken, fondatrice di Studio Noun, presenta i suoi coloratissimi prodotti, tra cui tappeti, lampade, sedie, un tavolino e un letto, anche attraverso un intrigante Vr Space, realizzato da 3DD Factory. Quest’ultimo ha reso inoltre virtuale e navigabile la location onirica disegnata da Notoo Studio che ospita 10 tra le nuove sedute proposte da 10 dei designer partecipanti all’evento. Tra queste c’è Couch-19 proposto da Atelier Tobia Zambotti, un pouf modulare a forma di iceberg realizzato con mascherine monouso raccolte e accuratamente disinfettate con ozono prima di diventare un’insolita imbottitura per il contenitore in Pvc riciclabile, che è per altro presente in uno dei due set di Isola Tv per gli eventi in live streaming, come la seduta Ameba di Cooloo, rivestita con un materiale ricavato da denim riciclati.
Tanti sono i designer che si sono uniti all’Isola Design Community proprio per l’Isola Design Festival. Tra loro Boei Wang, che si pone lo scopo di ridisegnare elementi e oggetti di vita quotidiana, modificando la percezione convenzionale della realtà, ma anche la designer di materiali Ruixue Tang, che ha basato il suo ultimo progetto sull’utilizzo del bambù. Altrettanto innovativa è la lavorazione del vetro proposta in Joyful Glassware da Studio Flore, un set di cristalleria lavorato a mano da artigiani di Istanbul, e in Dancers/Little Dancers di The Glass Apprentice, caratterizzati per la loro viscosità.
Unurgent Argilla è un progetto di Nina Salsotto Cassina focalizzato sulla realizzazione di vasellame in argilla proveniente da diversi territori, mentre Vincent Decat si occupa della lavorazione di materiali grezzi e di scarto per la realizzazione di sedute e altri oggetti d’arredo di straordinario fascino. Dalla Spagna Turbina Studio prende parte all’evento con i suoi progetti basati sul concetto di tempo e movimento, quindi di esperienza, così come Roxanne Flick, che dal Lussemburgo intreccia cicli di vita della natura con quelli dell’uomo in Relic Of The Past. Amgs è uno studio di ricerca tessile fondato dalla designer colombiana Ana Maria Gomez, sudamericana come Juan Torres, giovane designer di origine peruviane cresciuto e formatosi in Italia che mostra in anteprima la sua nuova seduta multicolor prodotta con scarti plastici.
Da Los Angeles c’è invece Jialun Wiong, specializzata nella progettazione di arredi con una particolare attenzione a texture e spazi, mentre dalla Danimarca arriva Elly Feldstein, con Revalued, che recupera scrivanie dismesse per ricreare arredi di design. Ancor più radicali nel loro approccio sono i designer Teun Zwets e Mikel Peruch: il primo concentra il suo processo creativo sull’attimo, riducendo la progettazione e la produzione in un solo giorno, il secondo, con Sedia Manifesto, fa incontrare l’industria del fashion con quella del design. Studio CTT di Carissa Ten Tije lavora le ceneri di scarto per creare arredi solidi, così come quelli di Kasadamo, nei quali il design incontra l’arte per creare progetti futuristici. La designer concettuale Celestine Peuchot propone alcuni pezzi che rappresentano un dialogo tra produzione industriale e digitale, come nel suo ultimo progetto Inert Bench, una panca composta da un ingranaggio in ceramica blu, elementi acrilici e struttura in alluminio che cresce intorno ad essi. Da conoscere anche Lukas Heintschel, che lancia il suo nuovo progetto Neozoon anche su Kickstarter, proprio durante l’Isola Design Festival, così come altri giovani talenti e designer indipendenti da conoscere e celebrare durante l’evento.
Tra i designer più celebrati ci sono invece Richard Yasmine, che progetta basandosi sul dialogo tra la sua cultura d’origine, quella libanese, e un approccio contemporaneo; Pietro Franceschini, progettista di spazi e arredi senza tempo che lavora tra Firenze e New York; Valdís Steinarsdóttir, designer islandese che lavora con materiali organici ed è l’attuale Formex Nova Nordic designer of the year; Elli, che introduce la sua nuova collezione di arredi realizzata in collaborazione con Caracol Am, un elogio all’eccellenza del design italiano in chiave innovativa, con una grande attenzione ai temi della sostenibilità.
Ogni settimana l'Isola Design Festival si arricchisce di nuovi nomi, progetti, contenuti e iniziative, come gli Isola Design Awards, a partire da maggio, e le Isola Design Classes a settembre.
Gli Isola Design Awards, nello specifico, hanno 4 categorie – Product & Furniture, New Materials, Innovation e Smart Living – e ben 3 premi per categoria che arrivano dal pubblico, dagli sponsor e da una giuria composta da 22 giurati internazionali, di diversi background, formazione ed età. Tra loro ci sono, Masqueespacio, pluripremiato studio creativo fondato nel 2010 da Ana Milena Hernández Palacios e Christophe Penasse; Elena Salmistraro e Sara Ricciardi, designer poliedriche tra le più celebrate nel panorama contemporaneo italiano; Maurizio Lai, architetto, scenografo, designer e professore universitario, fondatore del suo Lai Studio; Alexandra Klatt, fondatrice della Berlin Design Week; Camilla Bellini, designer d’interni e design blogger; Liu Jie, fondatore dello studio cinese di design e architettura Aod Group; Julia Montanes, scrittrice, curatrice, designer e fondatrice di The Design Release; Marco Williams Fagioli, fondatore di Zup Design, due volte Compasso d’Oro Adi e professore di design all’Università di Perugia; Wisse Trooster, designer ed influencer olandese, che lavora per Isola dalla sede di Eindhoven. Tra i giurati ci sono anche i designer Lorenzo Damiani, Robin Rizzini e Fransje Gimbere; le interior designer Katerina Kovalenko e Roberta Borrelli; Giovanni Avallone, uno dei fondatori di Caracol Am; i professori Elena Marioni e Renke He; il fondatore di Design Network Lorenz Kilga; l’architetto siciliano Salvatore Palumbo; Ana Luisa Magalhães e Marlon Chiumento di Soma Studio e Marlene Bruch, designer e curatrice di Sustainable Design News.
I premi degli Isola Design Awards sono disegnati da Tommaso Spinzi, designer di punta della scena milanese: la sua filosofia progettuale è caratterizzata da un approccio artistico e da una forte contaminazione con il mondo industriale e dell’auto-motive, con un occhio attento ai temi del basso impatto ambientale e dell’upcycling.
Dal 3 maggio sarà possibile candidarsi alla competizione, mentre la cerimonia di premiazione è prevista per il 23 luglio a Milano, ovviamente nel quartiere Isola.