Salone del Mobile 2023: orari, biglietti, parcheggi, come arrivare e cosa vedere (con fotogallery)

Ludovica Mangini (courtesy Salone del Mobile)
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Milano, 21/04/2023.

Mentre Milano è invasa dalle migliaia di eventi del Fuorisalone 2023, martedì 18 aprile ha preso il via a Rho Fiera l'edizione numero 61 dell'evento da cui tutto è iniziato: il Salone Internazionale del Mobile, ovvero la più grande fiera nel settore dell'arredamento, che dopo gli anni tribolati della pandemia è finalmente tornata al suo calendario originale.

Se i primi giorni sono stati, come da tradizione, riservati agli operatori del settore, nel weekend della Milano Design Week 2023, il Salone del Mobile apre al pubblico: venerdì 21 aprile è prevista una apertura speciale per gli studenti; sabato 22 e domenica 23 aprile l'evento è aperto a tutti, con la possibilità per il grande pubblico di aggirarsi tra i padiglioni della fiera per scoprire tutte le ultime tendenze in fatto di design.

I padiglioni di Rho Fiera (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 10, 14, 18, 22 e 24) ospitano dunque il Salone Internazionale del Mobile e le manifestazioni correlate con cadenza annuale: il Salone Internazionale del Complemento d'Arredo, il salone dedicato agli ambienti di lavoro Workplace 3.0, il percorso espositivo trasversale sulle nuove strategie del prodotto e del design d’interni S.Project e il Salone Satellite dedicato ai designer under 35, punto di riferimento per le aziende alla ricerca di nuovi talenti. L'edizione 2023 segna inoltre il ritorno della biennale Euroluce con un format espositivo completamente rinnovato suddiviso in quattro padiglioni (9, 11, 13 e 15). Le manifestazioni si svolgono quest'anno su un unico livello espositivo e vedono la partecipazione di 1962 espositori, tra cui oltre 550 giovani talenti under 35 e 27 scuole di design. 

Le parole chiave del Salone del Mobile 2023 sono benessere e sostenibilità. Coerentemente con tali concetti, i colori protagonisti di quest’anno sono tonalità gentili, che infondono calma e serenità e che ricordano la natura, così come la materia protagonista: tessuti come cotone, velluto, lana, iuta ma anche il legno, la pietra, il marmo e anche la carta, materiali caratterizzati da texture non perfette, quasi grezze, che esaltano un’estetica primitiva e tattile, fino ad arrivare a una certa iper-strutturalità che porta sulla superficie degli arredi venature, trame e disegni contrastanti. Il rispetto per l’ambiente implica anche la riscoperta di materiali a km 0 (o quasi), così tanti sono gli arredi che raccontano la propria cultura di appartenenza, senza finzioni o affettazione, e altrettanto numerosi gli oggetti che sanno di artigianalità e di fatto a mano. L’organicità non è solo dei materiali, ma anche delle forme: linee morbide, sinuose, curve e angoli arrotondati si impossessano di ogni arredo e oggetto, in equilibrio tra desiderio di armonia e comfort e ispirazione anni ’60.

Dove l’arredo entra in relazione con la natura senza soluzione di continuità, rispettandola e, allo stesso tempo, evocandone matericità, sfumature e suggestioni è l’outdoor. Nell’ultimo decennio, il fuori è diventato il nuovo spazio abitativo, imponendosi talvolta negli interni domestici, così come, viceversa, ciò che si trovava dentro casa ha trovato nuova vita in giardini, terrazze e balconi urbani. Nella continua ricerca del vivere bene, l’outdoor rappresenta una dimensione aggiuntiva di benessere perché legato a un modo di vivere più sereno e in armonia con il pianeta, ed è in quest’ambito che l’industria del mobile si è concentrata maggiormente in termini di innovazione, ricerca dei materiali e di affinamento delle tecniche produttive. 

Il 2023 è anche l'anno di Euroluce, al suo trentunesimo appuntamento, con un’edizione dedicata al futuro dell'illuminazione, che passa dai concetti di sostenibilità e rispermio energetico, ma anche di digitalizzazione in modo da consentire agli apparecchi illuminotecnici di comunicare con i sistemi di intelligenza artificiale per permettere agli utenti di gestire le fonti luminose in modo comodo ed efficiente. Il design della luce accoglie suggestioni e stimoli differenti e conia nuovi e molteplici concetti di estetica e decór con l’obiettivo di rifuggire l’ovvio e il banale: la seduzione del minimalismo, fatta di forme semplici e colori morbidi, presente in molta produzione, è controbilanciata da oggetti luminosi dalla forte personalità e dal ritorno di uno stile più figurativo e spiccatamente decorativo; materiali naturali e tecniche di ispirazione artigianale si alternano a composti supertecnologici; proporzioni petite e portabilità si contendono la scena con la grandeur di oggetti dal effetto scenico e teatrale.

The City of Lights è il fil rouge tematico di Euroluce 2023, che suggerisce non solo la quantità e la qualità dei prodotti in esposizione, ma soprattutto la potenza di immaginario e la concretezza di visione che ne caratterizzano il contenuto culturale interdisciplinare. Tanti gli autori coinvolti che, con le loro diversità progettuali, linguistiche, estetiche e teoriche, permettono di sperimentare prospettive e vivere esperienze, talvolta anche contraddittorie, che hanno per oggetto e soggetto la luce. Oggetti, fotografie, disegni, sculture, video, ma anche il segno forte di Maurizio Nannucci sono protagonisti di una grande installazione site-specific e di sei grandi mostre, tra cui Costellazioni, esposizione diffusa lungo il percorso di Euroluce, costituita da sette intermezzi architettonici e allestitivi curati da Beppe Finessi e progettati da Formafantasma, che rappresentano momenti di poesia e riposo nel percorso espositivo.

La grande piazza di City of Lights è Aurore (padiglione 13), progettata da Formafantasma e contenente un’arena che è, già di per sé, una vera e propria installazione, originale e sofisticata, il cui intento è innescare nuove esperienze di luce. L’installazione consiste in un’area salotto cromaticamente coerente, con arredi imbottiti rivestiti in velluto e pavimento con moquette, sovrastata da sette schermi Led di grande formato: gli schermi sono montati sopra le sedute - come se fluttuassero nello spazio - e mostrano un filmato con composizioni video apparentemente astratte, che solo a momenti rivelano con più chiarezza i soggetti ripresi; il film è accompagnato da una voce fuori campo, che recita un testo scritto con Emanuele Coccia per esplorare le dimensioni cosmologiche ed esistenziali della luce, e si conclude con una critica all’uso improprio del design e dell’ingegneria facendo riferimento al cosiddetto Cartello Phoebus formatosi a Ginevra nel 1925 (fondato da alcuni dei più importanti produttori di lampadine dell’epoca, aveva l’obiettivo di controllare il mercato mondiale delle lampadine a incandescenza pianificando l’obsolescenza dei prodotti stessi: il Cartello Phoebus stabilì un limite di 1000 ore per una lampadina a uso domestico, rispetto alle 2000 ore che erano lo standard in precedenza). L’arena è, poi, la sede di una serie di talk che coinvolgono da alcune tra le voci più brillanti sulla scena contemporanea del lighting project.

C'è poi il Salone Satellite (padiglioni 13 e 15): la vetrina dedicata ai designer under 35 dedica un focus alle scuole e alle università di design, sottolineandone il contributo indelebile che hanno dato, e danno, alla formazione dei futuri designer e allo sviluppo della progettazione. Alle istituzioni partecipanti è stato chiesto di rispondere, attraverso l’allestimento e la presentazione dei lavori degli studenti graduates-to-be, alla domanda Design dove vai?: gli stand delle 28 tra scuole e università provenienti da 18 paesi sono disposti lungo un anello perimetrale a formare un abbraccio intorno ai circa 550 espositori provenienti da 31 paesi: l'allestimento, curato da Ricardo Bello Dias e ispirato a Euroluce, è incentrato sulla luce naturale, anche come metafora della vita e dei processi di apprendimento.

Salone del Mobile 2023: orari e biglietti

Il Salone del Mobile di Milano 2023 è aperto al pubblico sabato 22 e domenica 23 aprile 2023, in orario 9.30-18.30. I biglietti d'ingresso possono essere acquistati sul sito ufficiale del Salone del Mobile al prezzo di 40 euro, o in alternativa in cassa nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 aprile al costo maggiorato di 50 euro (per gli studenti il biglietto è ridotto e costa 25 euro on line e 30 euro in cassa; i bambini fino a 9 anni compiuti entrano sempre gratis, mentre i bambini da 10 a 13 anni pagano un biglietto ridotto acquistabile esclusivamente presso la biglietteria durante i giorni di manifestazione). Il SaloneSatellite, invece, è aperto al pubblico per tutta la durata della fiera, con ingresso gratuito da Cargo 4.

Salone del Mobile 2023: come arrivare coi mezzi e dove parcheggiare l'auto

Il Salone del Mobile 2023 si può raggiungere comodamente in metropolitana (M1 Linea Rossa, direzione e fermata Rho-Fieramilano), con biglietto da 2,20 euro (valido anche per tutti gli spostamenti nel Comune di Milano sia sui mezzi Atm, sia sulle tratte urbane gestite da Trenord, compreso il Passante Ferroviario); per l'occasione Atm Milano ha predisposto treni aggiuntivi sulla M1 e, nelle ore serali, anche sulla M2; sabato 22 aprile, inoltre, la metropolitana resta aperta fino alle 2.00 di notte. 

Altrettanto comodamente si può visitare il Salone del Mobile arrivando in treno: la stazione ferroviaria di Rho-Fiera può essere raggiunta sia da Milano Centrale che da Milano Porta Garibaldi, nonché da una delle fermate cittadine del Passante Ferroviario (Certosa, Villapizzone, Lancetti, Porta Garibaldi, Repubblica, Porta Venezia, Dateo, Porta Vittoria, Forlanini). In occasione del Salone 2023, Trenord prevede due tariffe speciali: il biglietto di andata e ritorno a 4,40 euro dalle stazioni di Milano e lo speciale Trenord Day Pass che comprende il viaggio andata e ritorno da tutta la Lombardia a 13 euro (la seconda opzione consente inoltre a bambini e ragazzi fino ai 13 anni di viaggiare gratis con il titolare del biglietto). 

Chi non vuole prendere i mezzi può sempre raggiungere il Salone del Mobile in auto: da Milano, bisogna prendere l’autostrada A4 in direzione Torino e uscire a Pero-Fieramilano; dall’autostrada A7 Genova, A1 Bologna e A4 Torino, si deve invece prendere la A50 Tangenziale Ovest (direzione Varese) e uscire a Fieramilano; dall'autostrada A4 Venezia, uscita Pero-fieramilano; dalle autostrade A8 Varese e A9 Como, dalla barriera di Milano Nord bisogna continuare in direzione A4 Venezia e uscire a Fieramilano; dall’autostrada A8 Varese, direzione Varese-Como e poi uscire a Fieramilano.

Per chi arriva in auto ci sono oltre 10.000 posti a disposizione nei parcheggi all'aperto disposti intorno al quartiere (P1, P2, P3 e P4) e in due edifici multipiano (PM1 e PM2) in prossimità di Porta Ovest. I prezzi? La tariffa per una sosta fino ad un massimo di 4 ore è di 14 euro; la tariffa per parcheggiare la propria auto tra le 4 e le 24 ore ha un prezzo di 20 euro.

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