Attenzione, la mostra è prorogata al 28 gennaio 2024!
Milano, 11/05/2023.
Dal 12 maggio al 19 novembre 2023 è aperta al pubblico alla Fabbrica del Vapore di Milano (via Procaccini 4) la mostra Sebastião Salgado: Amazônia. Promossa e prodotta da Comune di Milano | Cultura, da Fabbrica del Vapore e Contrasto con Civita Mostre e Musei e General Service Security, la mostra è curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di viaggio e di vita del grande fotografo.
Dopo il progetto Genesi, dedicato alle regioni più remote del pianeta per testimoniarne la maestosa bellezza, Salgado ha intrapreso una nuova serie di viaggi per catturare l'incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli, stabilendosi nei loro villaggi per diverse settimane e fotografando diversi gruppi etnici. Un progetto durato sette anni, durante i quali ha fotografato la vegetazione, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano.
Con oltre 200 fotografie esposte, Amazônia vuole proporre un’immersione totale nella foresta amazzonica, invitando a riflettere sulla necessità di proteggerla. Per Sebastião Salgado, che a marzo 2023 ha ricevuto il Sigillo della Città di Milano, queste immagini testimoniano ciò che sopravvive prima di un’ulteriore progressiva scomparsa. «Il mio desiderio, con tutto il cuore, con tutta la mia energia, con tutta la passione che possiedo, è che tra 50 anni questa mostra non assomigli a una testimonianza di un mondo perduto», afferma il maestro brasiliano: «l’Amazzonia deve continuare a vivere e avere sempre nel suo cuore i suoi abitanti indigeni».
«Disegnando Amazônia, ho voluto creare un ambiente in cui il visitatore si sentisse all’interno della foresta, integrato con la sua esuberante vegetazione e con la vita quotidiana delle popolazioni indigene», spiega Lélia Wanick Salgado: «la mia idea era quella di presentare queste immagini, accompagnate da testi pertinenti, in modo da sottolineare la bellezza di questa natura e dei suoi abitanti, nonché la sua dimensione ecologica e umana, tutti elementi che oggi sono così minacciati e che è fondamentale proteggere e preservare».
La mostra si sviluppa attorno a due temi. Il primo è costituito dalle fotografie di ambientazione paesaggistica, poste a diverse altezze e presentate in diversi formati, con le sezioni che vanno dalle Vedute aeree della foresta, in cui si offreal visitatore un’ampia panoramica di immense cascate e cieli tempestosi, a I fiumi volanti: la foresta amazzonica è l’unico luogo al mondo in cui il sistema di umidità dell’aria non dipende dall’evaporazione degli oceani. Ogni albero disperde centinaia di litri d’acqua al giorno, creando fiumi aerei anche più grandi del Rio delleAmazzoni. Le immagini delle Piogge torrenziali mostrano nuvole catturate drammaticamente, che offrono uno spettacolo sempre diverso, mentre Montagne presenta i rilievi montuosi del Brasile, con cime avvolte nella nebbia e pendii inferiori ricoperti dalla foresta pluviale. Si prosegue con la sezione La foresta, un tempo definita Inferno Verde, oggi da vedere come uno straordinario tesoro della natura, per finire con Anavilhanas - Isole nella Corrente, l’arcipelago che conta tra le 350 e le 450 isole di ogni forma immaginabile che emergono dalle acque scure del Rio Negro.
Il secondo gruppo di immagini è dedicato alle diverse popolazioni indigene: alcentro della mostra gli ospiti trovano tre alloggiamenti che rappresentano le case indigene chiamate ocas. Insieme, questi spazi espongono 100 fotografie delle popolazioni dell’Amazzonia, insieme a interviste video dei leader indigeni. Questa parte è dedicata a 12 gruppi indigeni che Salgado ha immortalato nei suoi numerosiviaggi: Awa-Guajá, Marubo, Korubo, Waurá, Kamayurá, Kuikuro, Suruwahá, Asháninka, Yawanawá, Yanomami, Macuxi e Zo’é.
La visita è accompagnata da una traccia audio immersiva commissionata appositamente per l’allestimento della mostra Amazônia da Jean-Michel Jarre che fa rivivere i suoni della foresta pluviale. Con una vera e propria sinfonia del mondo composta dai suoni concreti della foresta - il fruscio degli alberi, i pianti degli animali, il canto degli uccelli o lo scroscio delle acque che sgorgano dalla cima delle montagne - la mostra restituisce anche la voce e i canti degli indigeni, tutti provenienti dagli archivi sonori del Museo di Etnografia di Ginevra. Sono parte integrante dell’esposizione due sale di proiezione: in una è mostrato il paesaggio boschivo, le cui immagini scorrono accompagnate dal suono del poema sinfonico Erosão del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos (1887-1959); nell’altra sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con in sottofondo una musica composta appositamente dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter.
«Questa mostra vuole ricreare l’ambiente della foresta amazzonica, che ho vissuto, documentato e fotografato per sette anni, dando la possibilità al visitatore di immedesimarsi e immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa sia nella quotidianità delle popolazioni native», afferma Sebastião Salgado: «sono particolarmente felice di tornare con Amazônia ad esporre a Milano, la città che ha dato sempre molto spazio al mio lavoro, offrendo ai cittadini l’occasione di vedere le immagini che sono una testimonianza di ciò che resta di questo patrimonio immenso, che rischia di scomparire. Affinché la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione, spetta a ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla sua tutela».
«Lo stretto legame di Salgado con la città si riflette anche nella particolare attenzione dedicata all’allestimento della tappa milanese, che vede negli spazi esterni adiacenti alla Cattedrale la messa a dimora di 18 nuovi alberi sul piazzale di Fabbrica del Vapore», aggiunge Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano: «un primo passo verso l’attuazione di un progetto di più ampio respiro che trasformerà Fabbrica in un vivaio culturale aperto alla città».
Novità assoluta della tappa milanese è inoltre l’iniziativa Amazônia Touch, il primo volume fotografico concepito e progettato per non vedenti e ipovedenti con l’editore Taschen: alla Fabbrica del Vapore per la prima volta è adisposizione dei visitatori un libro che offre l'accesso alle fotografie della foresta amazzonica e delle sue comunità indigene grazie ad immagini tattili realizzate su lastre di ottone. Ad accompagnare l’esibizione per tutta la sua durata è inoltre un ricco programma di incontri volti ad approfondire i contenuti di Amazônia: si comincerà con un dialogo tra Sebastião Salgado e il fotografo Ferdinando Scianna (12 maggio), per proseguire con il filosofo e biologo Telmo Pievani (8 giugno), lo scrittore Angelo Ferracuti (14 settembre), i giornalisti Riccardo Luna (25 settembre) e Michele Smargiassi (12 ottobre).
La mostra Amazônia di Sebastião Salgado alla Fabbrica del Vapore di Milano è visitabile dal 12 maggio al 19 novembre 2023 nei seguenti orari di apertura: lunedì, martedì, mercoledì dalle 10.00 alle 20.00; giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 22.00 (orario estivo dal 16 luglio al 31 agosto 2023: dal martedì alla domenica dalle 12.00 alle 22.00; lunedì chiuso). Questi i prezzi dei biglietti: intero 14 euro (open 16 euro); ridotto 12 euro per disabili, over 65 e gruppi da 7 a 20 persone; ridotto 10 euro per studenti dai 6 ai 19 anni, universitari con tesserino e possessori Card Musei Lombardia); ridotto 7 euro tutti i martedì (festivi esclusi) per studenti superiori e universitari; ingresso gratuito per bambini sotto i 6 anni e accompagnatori di disabili. Sono inoltre disponibili biglietti famiglia al costo di 10 euro per 1 o 2 adulti e 5 euro per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni. Per info 339 7138171.