Milano, 08/09/2023.
In questa casa visse Mike Bongiorno, detenuto in gioventù nel carcere milanese di San Vittore perché antifascista, fu storico presentatore televisivo e tra i padri fondatori della televisione italiana. Legato con amore alla città di Milano.
Così recita la targa scoperta venerdì 8 settembre 2023 a Milano in onore di Mike Bongiorno, nella casa milanese dove il grande conduttore televisivo scomparso nel 2009, re indiscusso dei giochi a quiz, visse in via San Giovanni da Procida 10. La cerimonia si è tenuta alla presenza della moglie Daniela Zuccoli, dei figli Michele e Nicolò, dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e della presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi.
La vita di Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, nato a New York da madre torinese e padre italoamericano, è un racconto che parte da lontano e tocca diverse città, da New York a Torino a Milano, dove arriva a 20 anni e dove viene imprigionato nel carcere di San Vittore. Il suo passaporto statunitense lo ha appena salvato dalla fucilazione della Gestapo a Cravegna, un paesino della Val D’Ossola dove si trova insieme ad altri giovani combattenti della Resistenza. Mike è un partigiano e grazie alla sua conoscenza dell’inglese, è impiegato come staffetta per potare comunicazioni agli Alleati oltre il confine, in Svizzera. Rinchiuso a San Vittore, dove è stata imprigionata anche sua madre, dopo sette mesi viene trasferito prima nel campo di transito di Bolzano, poi nel lager austriaco di Spittal an der Drau, in Carinzia. Viene liberato nel febbraio del 1945, grazie ad uno scambio tra prigionieri americani e tedeschi e riportato negli Stati Uniti, dove la sua vita ricomincia.
La targa, apposta in via Giovanni da Procida 10, dove Mike Bongiorno abitò, rappresenta un riconoscimento e un ringraziamento proposto e voluto dai familiari e dai condomini e accolto dall’Amministrazione comunale attraverso il comitato Milano è Memoria. «Milano ha ricordato Mike Bongiorno in tanti modi diversi, celebrandone la straordinaria carriera e la popolarità raggiunta attraverso la radio e la televisione», commenta l'assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi: «oggi però vogliamo portare alla memoria gli anni che hanno preceduto tutto questo, quando ancora Mike Bongiorno era solo un giovane italoamericano che a 19 anni, come tanti suoi coetanei, prende la via delle montagne per partecipare alla guerra partigiana contro il nazifascismo. Ancora non sa che diventerà uno degli uomini più famosi del paese per cui sta lottando ma con lo spirito di quel tempo e il desiderio di libertà, passa attraverso la cattura, il carcere e il campo di sterminio. Tornerà in Italia dieci anni dopo per diventare il re indiscusso del piccolo schermo. Oggi Milano lo ricorda così, il giovane partigiano Mike».
Tra i numerosi riconoscimenti milanesi ricevuti da Mike Bongiorno ci sono la Civica Benemerenza assegnata il 7 dicembre 1987 e l’intitolazione nel 2015 di via Mike Bongiorno nel quartiere Porta Nuova (la parallela pedonale di viale della Liberazione). Il nome di Mike Bongiorno è stato infine iscritto nel 2009, anno della sua morte, tra i milanesi illustri e benemeriti nel Famedio del Cimitero Monumentale.