Attenzione, la mostra è prorogata al 25 febbraio 2024!
Milano, 10/10/2023.
Domènikos Theotokòpoulus nasce a Candia nell'isola di Creta nel 1541, prende il suo nome più noto di El Greco a Roma nel 1567 e muore a Toledo nel 1614. Un artista alla costante ricerca di nuove forme e linguaggi d'arte del tutto personali. Nell'ambiente dei Farnese a Roma ammira e acquisisce le conoscenze della statuaria antica, dell'uso del colore a macchia dei Manieristi. Non riuscendo a trovare la sua fortuna in Italia si trasferisce a Toledo in Spagna, dove nonostante la sua forma artistica difficile ed originale per il mercato del tempo, riesce ad avere amici e fedeli clienti per grandi commissioni. Crea una bottega, alla maniera delle botteghe veneziane, dove vengono realizzate versioni delle sue opere più ricercate come il San Francesco o la Maddalena in lacrime. A Toledo riesce a trovare la calma, lontano da mode e correnti, per arrivare al suo stile estremamente personale e quasi astratto, che si trova in opere come il Laocoonte.
Dall'11 ottobre 2023 all'11 febbraio 2024 gli spazi espositivi del Piano Nobile di Palazzo Reale a Milano (piazza del Duomo 12) ospitano la mostra El Greco, prodotta da Palazzo Reale e MondoMostre, promossa dal Comune di Milano con il patrocinio dell'Ambasciata di Spagna in Italia e curata da Juan Antonio Garcìa Castro, Palma Martinez, Burgos Garcìa e Thomas Clement Salomon, con il coordinamento scientifico di Mila Ortiz.
Il progetto - il primo a Milano dedicato al grande pittore - si presenta con 41 opere, tra prestiti internazionali come il San Martino e il medicante e il Laocoonte della National Gallery di Washington, ed ecclesiastici importantissimi, come Il martirio di San Sebastiano della Cattedrale di Palencia e l'Incoronazione della Vergine di Illescas. Il percorso espositivo è ispirato al mito di Arianna, riprendendo il tema del labirinto per concentrare un nuovo sguardo sull'opera dell'artista nato a Creta, sulla sua vita di formazione tra le capitali culturali del Mediterraneo. La mostra si concentra soprattutto sull'influenza dei grandi artisti italiani sulle sue opere, come Michelangelo e il Parmigianino, Correggio e Tiziano, Tintoretto e i Bassano. Il tema del cambio di scala viene evidenziato nel percorso, che parte dal piccolo Trittico di Modena fino al Battesimo di Cristo. Infine è possibile ammirare il ritorno alla concezione frontale delle opere di El Greco, tipica delle icone bizantine, con cui l'artista ricostruisce una concezione religiosa nuova e impressionante.
Sono cinque i momenti fondamentali che definiscono le aree tematiche. La prima sezione si intitola Il bivio e affronta gli esordi del pittore e le sue produzioni cretesi, fino al suo apprendistato a Venezia e Roma dove abbandona la maniera greca per sposare la maniera latina. Nella seconda, Dialoghi con l'Italia, si possono ammirare i suoi capolavori direttamente ispirati a Michelangelo, Tiziano e i Bassano: qui ogni quadro è legato da un filo artistico unico. Nella terza, Dipingendo la Santità, si può ammirare la prima fase di El Greco a Toledo dove, per via anche del mercato, si dedica a scene religiose e dipinti devozionali. La quarta sezione, L'Icona, di nuovo, illustra come l'artista torni al sistema compositivo delle icone di Creta, sviluppando un approccio diretto e frontale che esprime una profonda introspezione, concentrandosi sull'espressività dei gesti ma rimanendo nel tema devozionale. Conclude la mostra una sezione in cui si rende omaggio all’unica opera mitologica realizzata da El Greco, El Greco nel Labirinto, ancora oggi non completamente interpretata.
«Milano, con una lunga tradizione nel campo dell'arte, è lieta di ospitare una mostra dedicata ad un artista di grande rilevanza come El Greco, un'opportunità unica per cittadini e turisti di immergersi nell'affascinante mondo artistico di uno dei pittori più influenti della storia dell'arte», commenta l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi, mentre il sottosegretario di stato al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi definisce El Greco «un grande pittore italiano, veneziano e universale, un immenso pittore contemporaneo». Prosegue Sgarbi: «guardo con ammirazione El Greco perché è effettivamente più contemporaneo di tanti artisti contemporanei, e perché è diventato quello che è diventato in opposizione a Michelangelo e alla grande pittura romana. A Roma veniva chiamato uno stupido straniero; e lui rispondeva: un brav'uomo Michelangelo, ma non sapeva dipingere».
La mostra El Greco è aperta al pubblico nelle sale al Piano Nobile di Palazzo Reale a Milano (piazza del Duomo 12) dall'11 ottobre all'11 febbraio 2024 nei seguenti orari di apertura: 10.00-19.30 dal martedì alla domenica; 10.00-22.30 giovedì; lunedì chiuso (ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura).
I biglietti per la mostra El Greco sono acquistabili ai seguenti prezzi (esclusa eventuale prevendita di 2 euro): intero 15 euro (open 17 euro); ridotto 13 euro; ridotto speciale 10 euro; ingresso gratuito per bambini di età inferiore ai 6 annive disabili con invalidità pari al 100%. Per ulteriori informazioni telefonare al numero 02 91446110, e mentre per organizzare visite guidate si può contattare lo 02 6597728.