Milano, 08/02/2018.
Dl 9 febbraio al 3 giugno 2018 al
Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da
Vinci di Milano si può esplorare la mostra
Marte. Incontri ravvicinati con il pianeta
rosso, a cura di Viviana Penaccia. Il percorso
espositivo mette in mostra testimonianze storico-scientifiche e
audio, con
La mostra, che apre con tre vetture futuristiche e rosso fuoco,
intende soprattutto raccontare il contributo italiano alla
scoperta del quarto pianeta del sistema solare, a partire
dal tracciato dei canali da parte di Giovanni Battista
Schiaparelli, direttore dellìOsservatorio di Brera che
quasi per caso, nella notte del 23 agosto 1877, delineò una
cartografia con canali che (per i tracciati regolari) fecero
credere alla mano di ipotetici artificieri. E che dunque,
sì: c'è vita su Marte. Tuttavia i canali si
dimostreranno illusioni ottiche. È difficile arrivare su Marte. Ci provarono con
diverse sonde americani e russi contemporaneamente
alle esplorazioni lunari. Ma quelle marziane falliscono. I russi
soprattutto furono sfortunati nella loro conquista di Marte su cui
fecero soltanto approdare la sonda Mars 3
operativa per 3 secondi. La prima sonda che riesce a toccare il
terreno del pianeta rosso è databile 1964 e ci mostra un pianeta
desertificato. Così non è: decenni dopo viene trovata l'acqua.
E nuovi spunti si affacciano alla fantascienza che immagina uno
scenario di possibile evoluzione della vita su
Marte e all'opportunità di sfruttamento del pianeta da
parte dell'uomo. In mostra è possibile camminare sul
pianeta rosso attraverso un selfie sulla
gigantografia della terra marziana. Di Schiaparelli anche appunti e quaderni sfogliabili
touch, nonché la cartina con i canali e le
denominazioni tutte terrestri date da parte dell'astronomo
piemontese. Tutta la fascinazione suscitata dal pianeta con due
lune è contenuta nei tanti libri in mostra, tra
gli altri l'introvabile La stella rossa edito da
Sellerio nella prima metà del Novecento in cui Aleksandr Bogdanov
ipotizzò un'utopica repubblica sociale. Dopo Schiaparelli il contributo italiano alla conquista dello
spazio è dato dal programma ExoMars,
frutto della cooperazione tra Agenzia spaziale europea (ESA),
Agenzia spaziale russa (Roscosmos), Agenzia spaziale italiana (ASI)
e Nasa. Al Museo della Scienza e della Tecnologia sono esposti i
modelli delle sonde ExoMars TGO e Mars
Express e di un Rover della Nasa
progettato per uno sbarco nel 2020. Dentro uno spazio
circolare c'è anche un modello in scala 1:1 della
trivella realizzata dall'azienda Leonardo a
Nerviano per la missione ExoMars 2020, che sta
tra i 100 e i 35 gradi. il modello ha superato le prove di shock e
vibrazioni. Il triller lavorerà con soli 80 watt di
potenza, ma potrà scavare fino a 2 metri sotto la superficie e
vivrà su Marte per 100 giorni. La mostra Marte: incontri ravvicinati con il pianeta
rosso è accompagnata da un calendario di incontri e
appuntamenti speciali: in particolare sono in
programma due weekend speciali al
mese (10-11
e 17-18 febbraio; 10-11 e 17- 18 marzo; 21-22 e 28-29
aprile; 12-13 e 19-20 maggio) pensati per tutte le età.
L'ingresso alla mostra su Marte è incluso nel
biglietto d'accesso al Museo della Scienza e
della Tecnologia di Milano (biglietto intero 10 euro; ridotto 7,50
euro per bambini e giovani da 3 a 26 anni, over 65 e
gruppi di almeno 10 persone; gratis per bambini sotto i 3 anni,
visitatori disabili e accompagnatore). Il museo rispetta il
seguente orario di apertura: da martedì a venerdì,
9.30-17.00; sabato e festivi, 9.30-18.30. Di Laura Cusmà Piccione