Milano, 07/03/2017.
Dall'8 marzo al 2 luglio 2017 il piano nobile di Palazzo Reale a Milano ospita la mostra Manet e la Parigi moderna, dedicata al percorso artistico di Édouard Manet (1832-1883) e al ruolo centrale che ha avuto nella storia dell’arte europea.
Com'era Parigi ai tempi di Édouard Manet? Il pittore l'ha colta nelle trasformazioni che la attraversavano. Siamo tra il 1852 e il 1870. Napoleone III è imperatore; Georges Eugène Haussmann prefetto. Siamo al secondo Impero e i due progettano per la capitale francese un nuovo volto, moderno,vivace, sfavillante di luci, dove piazze e verde sono lo spazio arioso del nuovo arredo urbano. Viali, piazze, boulevard alberati e venti arrondissment disegnano la pianta dettagliata di una città in fermento.
Manet ai tempi era barbuto e portava la bombetta, come ce lo ritrae Carolus Duran, l'amico con cui si sfidava a colpi di ritratto en plein air. Aveva scandalizzato l'ambiente accademico sdraiando una donna nuda con due borghesi vestiti di tutto punto, insieme a far Colazione sull'erba. In mostra, Paul Cézanne (con la Pastorale) ed Éugéne Boudin mostrano l'importanza dell'opera che segna i nuovi tempi, dove il divertimento festoso coinvolge uomini e donne.
Nel Ballo dell'Opéra, la dama in bianco è mascherata tra due signori in nero con il cappello a cilindro. Altre donne inquadrate nel foyer del teatro dell'Opéra danzano, ed Edgar Degas è pronto a ritrarle. Whistler dipinge le dame secondo Variazioni in viola e verde. Bellissima la dama in giallo di James Tissot, pronta per Il ballo.
Se le donne sono colte quasi sempre in momenti di vivacità, esplosivi nella rossa Scena di festa di Giovanni Boldini, gli uomini sono ritratti come il mestiere che esercitano. Gli intellettuali Émile Zola e Stéphan Mallarmé leggono, il secondo mentre fuma il sigaro.
Manet coglie la spontaneità e la bellezza del particolare anche nel popolano, come Il pifferaio, in posa dentro larghi pantaloni rossi e la giacchetta blu. Le sue donne, dopo La colazione, sono compite, delicatamente velate o con il ventaglio, sempre in abito scuro, ad eccezione della variopinta Lola de Valence in abito tradizionale e con un grosso ventaglio in mano, Lola, incedente, sembra prendere movimento nella tela.
Manet e la Parigi moderna - prodotta dal Comune di Milano in collaborazione con MondoMostre Skira - è curata da Guy Cogeval, storico presidente del Musée d’Orsay e dell’Orangerie di Parigi con le due curatrici del museo Caroline Mathieu (curatrice generale onoraria) e Isolde Pludermacher (capo-curatrice del dipartimento di pittura). I prestiti provengono in gran parte dal Musée d'Orsay.
Di seguito gli orari di apertura: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e domenica dalle 9.30 alle 22.30.
I biglietti costano 12 euro (ridotto 10 euro per studenti, gruppi, over 65, disabili, Card Musei Lombardia Milano e convenzioni; ridotto scuole 6 euro; biglietto famiglie 10 euro adulto e 6 euro ragazzi, valido per 1 o 2 adulti + ragazzi da 6 a 14 anni). Per info, 02 92800375.
Di Laura Cusmà Piccione