Inner_Spaces 2022: musica elettronica con Geneva Skeen, Jacaszek, Ozmotic, Jana Winderen e Claire M Singer

Martin Gray
Auditorium San Fedele Cerca sulla mappa
Lunedì12Dicembre2022

La stagione autunnale della rassegna Inner_Spaces 2022 si chiude in bellezza lunedì 12 dicembre 2022 con un evento speciale in stretta collaborazione con l’etichetta discografica Touch, che festeggia i 40 anni dalla sua nascita. La label londinese - che conta nel suo catalogo artisti quali la vincitrice Grammy Hildur Guðnadóttir (per la colonna sonora di Chernobyl nel 2019), Christian Fennesz, Mika Vainio, Biosphere, Chris Watson - ha sempre significato culto del suono e della variegata ricerca attorno a esso. Quarant’anni di passione intransigente hanno reso la Touch uno dei più solidi pilastri in materia sperimentale, nonché una seconda casa per sound artist oggi riconosciuti a livello mondiale. Multimedia project è, in effetti, una terminologia più calzante per coglierne l’identità, che nel tempo ha incluso anche residenze artistiche, workshop ed eventi live. 

Dal canto suo Inner_Spaces può vantare uno stretto legame con la Touch, di cui ben dieci artisti si sono esibiti nell’Auditorium San Fedele di Milano in edizioni passate: Fennesz, Jana Winderen, Bj Nilsen, Philip Jeck, Lawrence English, Oren Ambarchi, Ozmotic, Simon Scott (Slowdive), Thomas Köner, Ipek Gorgun. Lunedì 12 dicembre, dalle ore 20.00 alle 23.30, in un percorso musicale notturno, si susseguono sul palco dell’Auditorium San Fedele cinque musicisti e gruppi provenienti da diverse zone geografiche e appartenenti a tre correnti musicali: l’ambient a sfaccettature variabili, il minimalismo a sfondo spirituale e la registrazione sul campo (field recording).

In apertura Geneva Skeen, statunitense, ultima arrivata nella famiglia Touch. La sua musica è costruita su lunghe fasce sonore che evolvono lentamente con materiali audio intrecciati a registrazioni sul campo (fenomeni naturali, spazi acustici diversi, riprese sonore in ambienti della vita corrente), a composizioni elettroacustiche e alla voce. L’artista predilige l’approccio sperimentale, a volte senza concessioni, inteso anche come atto di denuncia degli effetti negativi sulla vita sociale del tardo capitalismo.

Su un altro piano stilistico si pone il polacco Jacaszek. Egli opera una fusione di ambient, musica classica e musique concrète, utilizzando registrazioni sul campo, campioni acustici, testi poetici e religiosi, come pure i modelli espressivi dell’arte barocca per dipingere situazioni spesso malinconiche, nostalgiche, tragiche. Michał Jacaszek ha sviluppato metodi di campionamento non convenzionali, utilizzando registrazioni arcaiche e suoni prodotti da giocattoli, strumenti e resti di meccanismi trovati, chiamando questa tecnica musicotronica. Nell’ultimo album pubblicato da Touch, Gardenia del 2020, il musicista ha esplorato un nuovo ambito espressivo partendo da un suo soggiorno in una riserva naturale del Sud Africa. Decine di ore di registrazioni di canti di uccelli, richiami di rane, versi di insetti, suoni della natura sono state successivamente rielaborate in veste digitale in una suite di nove brani. 

Riccardo Giovinetto e Simone Bosco hanno fondato nel 2011 il duo Ozmotic, progetto di musica elettronica e strumentale ispirato ai suoni contemporanei provenienti dalla musica classica e ambient; paesaggi sonori e suoni concreti si mescolano a musica glitch, idm e noise. Profondamente affascinato dalle dinamiche della società contemporanea, dall'architettura, dalle città e da vasti spazi incontaminati, Ozmotic crea suoni caratterizzati da un'intensa varietà tonale e una raffinata ricerca ritmica. L'interazione tra musica elettronica e arte visiva digitale in tempo reale è un tratto essenziale dell'estetica del progetto; il legame tra il materiale sonoro e la dimensione visuale-spaziale che emerge consente la creazione di forme espressive sia spettacolari che sperimentali.

Jana Winderen ritorna a Milano dopo dieci anni con una nuova produzione in ottofonia. Era stata proprio l’artista norvegese a inaugurare e collaudare la prima configurazione del sistema audio dell’Auditorium San Fedele appena ristrutturato. La sound artist accompagna il suo pubblico in viaggi sensoriali immersivi attraverso l'ambiente naturale. Rivelando i suoni più impercettibili e inaccessibili della natura, Jana Winderen fa appello alle emozioni degli ascoltatori, cercando di richiamarli a una maggiore consapevolezza ecologica.

Conclude lo showcase della Touch Claire M Singer, compositrice e interprete di musica acustica ed elettronica, colonne sonore e realizzatrice di installazioni. La sua esperienza artistica si iscrive nell’alveo del minimalismo di matrice armonico-spettrale, con una grande attenzione sulla dimensione dell’espansione delle fasce risonanti partendo dai suoni fondamentali di strumenti acustici come l’organo e il violoncello. Il suo lavoro trae ispirazione dai contrastati paesaggi naturali scozzesi, esplorando ricche trame armoniche con sfumature complesse che creano schemi melodici e ritmici sempre mutevoli in una prospettiva drammatica che fa scomparire in poco tempo quanto è appena emerso sul piano sonoro. 

Biglietti 13 euro + prevendita; per info e prenotazioni 02 86352231.

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