Giovedì 22 dicembre 2022 alle ore 20.30 al Teatro Campo Teatrale di Milano (via Casoretto 41/A) Alma Rosé e Sanpapié presentano uno spettacolo in cui parola, movimento e musica accompagnano il pubblico nel mondo della disabilità attraverso il racconto di padri che ogni giorno si confrontano con le esistenze fragili dei loro figli.
Lo spettacolo, scritto da Elena Lolli e Manuel Ferreira, si intitola Stabat Pater ed è interpretato da Manuel Ferreira e Gioele Cosentino, per la regia di Claudio Orlandini. L'ingresso è gratuito fino a esaurimento posti, info e prenotazioni via email.
È una notte come tante, la notte di un padre che ha un figlio che non parla, non cammina, non gioca come tutti gli altri ragazzi. Questa notte ci pensa lui ad accudirlo. Tra confessioni fatte di rabbia e di amore, di smarrimento e di forza, un padre racconta la sua vita accanto al figlio disabile, a casa, per strada, in ufficio, nel mondo di tutti i giorni.
Prendendo in prestito il titolo allo Stabat Mater di Jacopone da Todi, lo spettacolo mette a nudo il dolore di un padre che vive la difficile quotidianità insieme al figlio, fatta di cure e di attenzioni ma anche di ricerca di una dimensione in cui possano incontrarsi. Un padre, interpretato dall’attore Manuel Ferreira, e un figlio, il danzatore Gioele Cosentino, corpo narrante senza voce, agiscono, indifesi entrambi, legati da un rapporto indissolubile.
Stabat Pater è un progetto nato dal desiderio degli autori, Elena Lolli e Manuel Ferreira, di raccontare storie di padri che cercano una risposta a un dolore che ha segnato la loro vita e il loro ruolo di genitore. Padri che si sono sentiti derubati due volte, quando sono stati privati del figlio che sognavano e quando si sono sentiti derubati del loro ruolo, quello di trasmettere al figlio tutto quello che sanno per accompagnarlo nel mondo.
Lo spettacolo nasce infatti dalle interviste e dall’incontro con i padri combattenti che quotidianamente si misurano con la fragilità dei loro figli e che sono impegnati nel cercare di diffondere un nuovo sguardo sulla disabilità attraverso progetti concreti. Testimonianze raccolte dagli autori in oltre un anno di confronto e collaborazione con associazioni del territorio che si occupano di disabilità, prendono vita in scena attraverso due personaggi legati da un rapporto fatto di tensioni e di sentimenti profondi evocati da una drammaturgia ibrida, in cui la danza creata Lara Guidetti e la musica originale di Mauro Buttafava accompagnano la narrazione.