Dal 20 gennaio al 19 febbraio 2023 presso la Fondazione Stelline di Milano (corso Magenta 61) è aperta al pubblico la mostra Extinction (chapter one) di Max Papeschi: una mostra-installazione che presenta per la prima volta in assoluto l'artista Max Papeschi (Milano, 1970) in nuova versione tridimensionale: in questo nuovo progetto pensato per la Fondazione Stelline, Papeschi, insieme a Flavia Vago e Michele Ronchetti, si è divertito a giocare sul labile confine tra vero e falso: in mostra 54 sculture in terracotta e 4 video installazioni rielaborate dall’intelligenza artificiale, che raccontano in forma parodistica il tema della guerra e dell’impoverimento culturale.
Prima parte di un progetto scandito in tre capitoli, Extinction (chapter one) è curata da Stefania Morici, con la collaborazione di Gianluca Marziani. Ogni capitolo rappresenterà i nuovi dati emersi dal messaggio terrestre originale, estrapolati come in uno scavo archeologico digitale e ricreati per essere fruiti dal pubblico alieno, esattamente come succede sul pianeta Terra per lo studio di popoli antichi di cui si hanno poche notizie, come nel caso degli Aztechi, di Mesa Verde o di Creta: Ogni nuovo capitolo rappresenterà, sempre in chiave ironica, uno degli aspetti più assurdi della nostra civiltà.
Il fil rouge che unisce tutte le sfaccettature del progetto Extinction è l’ispirazione cinematografica. L’art direction di Flavia Vago - insieme all’allestimento scenografico di Giovanni Musica - prende ispirazione dal film Alien. Il percorso espositivo è un vero viaggio verso la scoperta di un mondo ignoto, come nel film di Ridley Scott. Il light design, che ricorda l’interno della Nostromus e il sound design realizzato a partire dal suono originale di alcuni pianeti del nostro sistema solare, fanno sprofondare lo spettatore in un’atmosfera surreale e onirica, eppure atrocemente familiare.
Per creare un ponte di collegamento con la sua produzione precedente, composta da collage digitali che in questa mostra sono totalmente assenti, Papeschi utilizza due mezzi per lui nuovi e opposti: da una parte la materia classica, in questo caso la terracotta, con cui realizza l’intero esercito di gnomi; dall’altra, impalpabili dati digitali, con cui sono realizzate le opere tridimensionali in computer animation, rielaborate dall’ intelligenza artificiale Aiio grazie alla collaborazione con Michele Ronchetti.
La mostra presenta due installazioni. Zwergen Dämmerung, letteralmente il crepuscolo dei nani, è un esercito di 54 statue alte 1,80 metri, i cui corpi sono quelli dei fieri guerrieri di terracotta di Xi'an, mentre le teste sono di banali nani da giardino. Quasi un fermo-immagine in cui si cristallizza questo momento storico, basato su due temi principali: la minaccia della guerra e l’impoverimento della cultura. Il fatto che il primo ritrovamento della civiltà aliena sia un esercito è emblematico e racconta di una civiltà in perenne conflitto. A concludere il percorso espositivo, l’installazione video-immersiva Snow White Overdrive mostra i processi di elaborazione dell’intelligenza artificiale Aiio, nei quali si possono vedere le diverse versioni delle opere sviluppate dall’algoritmo.
La mostra è visitabile a ingresso gratuito dal martedì alla domenica in orario 10.00-20.00; ulteriori informazioni via email.