Concita De Gregorio, Margherita Mauro e Lacasadargilla presentano Anatomia di un suicidio di Alice Birch

Masiar Pasquali
Chiostro Nina Vinchi Cerca sulla mappa
Giovedì16Marzo2023

Giovedì 16 marzo 2023, alle ore 17.30, presso il Chiostro Nina Vinchi di Milano, nell'ambito dello spettacolo Anatomia di un suicidio, in scena al Teatro Grassi fino a domenica 19 marzo, si tiene la presentazione dell’edizione italiana di Anatomia di un suicidio di Alice Birch.

Invervengono Concita De Gregorio, autrice della prefazione, Margherita Mauro, che ha curato la traduzione e l’adattamento per la scena, e Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni e Maddalena Parise de Lacasadargilla. L’ingresso è gratuito previa prenotazione sul sito del Piccolo Teatro, fino a esaurimento posti; per info 02 21126116.

Carol, Anna, Bonnie. Madre, figlia e nipote. In questa saga familiare sull’amore e su una dolorosa eredità, tre generazioni di donne si parlano e si cercano attraverso il tempo. Tre voci che riecheggiano a distanza in una grande casa, tramandandosi intenzioni, auspici, domande, alla ricerca di un modo per affrontare il grande rimosso delle loro esistenze. Carol si muove nel mondo come distratta dalla vita: c’è un’energia che la spinge altrove e che ha il sapore liquido dei fiumi. Bonnie è l’ultima della stirpe: non sa quasi nulla della madre e della nonna, ma sa che nel loro passato c’è un segreto inconfessato, che la riguarda. Anna è in mezzo tra loro, come un diaframma: un ponte sensoriale tra la storia della madre e il destino della figlia.

A partire dalle loro storie, che si incrociano e allontanano nel loro fluire, Alice Birch dà vita a una scrittura ambiziosa e originale. Come una partitura musicale, divisa in tre ambienti corrispondenti alle linee narrative delle protagoniste, Anatomia di un suicidio segue un doppio andamento: diacronico, muovendosi lungo i tre assi temporali della vita delle protagoniste; simultaneo, con le tre storie che accadono in contemporanea, come in un grande affresco. Arricchito dalla prefazione di Concita De Gregorio, questo libro spinge a confrontarci con il lato meno visibile dei rapporti familiari: quel groviglio sottile di non detti e gesti mancati in cui il desiderio e la proiezione degli altri danno vita a una gabbia da cui fuggire sembra impossibile.

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