Mercoledì 7 giugno 2023 alle ore 17.00, alla Libreria Egea di viale Bligny 22 a Milano, è in programma l’incontro Partita doppia: le scelte della politica tra riforme ed emergenze, per fare il punto sullo stato di avanzamento del Pnrr in Italia, tra criticità e opportunità, a partire dall’omonimo libro di Marco Leonardi. A dialogare con l’autore ci sono Marco Buti, Francesco Giavazzi e la giornalista Alessandra Sardoni.
La pandemia ha reso possibile ciò che era impensabile. Due governi, il Conte II e il Draghi, si sono succeduti nella scrittura e nell’implementazione del Pnrr, un programma straordinario di investimenti e riforme. Il governo Draghi vi ha inserito alcune riforme fondamentali (pubblica amministrazione, giustizia, concorrenza), previste come obiettivi vincolanti del Piano che rappresenta perciò anche - forse soprattutto - un cambiamento strutturale nel modo di funzionare della pubblica amministrazione, e come tale è potenzialmente in grado di rilanciare la spesa in investimenti ordinari in un paese che storicamente non sa spendere se non una piccola parte dei fondi per lo sviluppo e la coesione.
Ma mentre i due governi si dedicavano alla programmazione di lungo periodo di investimenti e riforme, dovevano nel frattempo gestire politiche economiche emergenziali di ristoro, prima per la pandemia e poi per la crisi dei prezzi del gas. E così negli anni 2020-2022 il dibattito politico ha vissuto un paradosso: con il Pnrr si annunciavano investimenti di lungo periodo, ma le riforme strutturali venivano accantonate, per via di un’eredità politica che le rimetteva in discussione durante il Conte II e per il veto incrociato dei partiti con il governo Draghi.
Il risultato è che le grandi riforme sono rimaste al palo. Oggi però le riforme mancate e la tentazione della spesa pubblica corrente possono mettere a rischio il PnrrR. Secondo Marco Leonardi, docente di Economia politica all'Università degli Studi di Milano, l’attuale governo deve perciò concentrarsi sull’eredità del Piano anziché metterne in discussione i presupposti. Pena perdere i finanziamenti. E la faccia con tutta l’Europa.
L’ingresso è libero previa registrazione.