Notturni in Villa: musica a Villa Simonetta 2023

Denise Prandini (Flickr.com / Fondazione Milano)
Villa Simonetta Cerca sulla mappa
DA Lunedì03Luglio2023
A Venerdì07Luglio2023

Da lunedì 3 a venerdì 7 luglio 2023 torna a Milano il tradizionale appuntamento estivo con i concerti di Villa Simonetta (via Stilicone 36): la consueta maratona musicale promossa dalla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, ex Notti Trasfigurate, muta quest’anno la sua denominazione in Notturni in Villa: musica a Villa Simonetta, recuperando così il nome con cui, molti anni fa, era nata. Come sempre la manifestazione è a ingresso libero fino a esaurimento posti, dedicata agli appassionati di musica, ai curiosi, a chi crede nel talento dei giovani, al pubblico che fedelmente segue i concerti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, a tutti milanesi, alla città.

Anche in questa edizione partecipano numerosi solisti e gruppi di studenti formati da musicisti italiani e stranieri, che offrono stimolanti occasioni d'ascolto, per tutti i gusti, valorizzando incroci di linguaggi e spaziando tra stili e generi differenti: musica antica, classica, contemporanea, jazz, pop, crossover, canto, con incursioni nel mondo del cinema e dell'animazione.

Si conferma inoltre la novità del doppio appuntamento musicale, inaugurata lo scorso anno: i concerti, programmati per le ore 21.00, sono preceduti dallo Spazio Anteprima, costituito da un concerto, nel cortile o sotto il porticato della Villa, nella fascia preserale, alle ore 19.00. I Notturni in Villa della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado moltiplicano perciò il proprio pubblico offrendo inoltre, come nelle scorse, recenti edizioni, l'occasione di immergersi nell'esperienza totalizzante di UanTuUan (One to One): ogni giorno dalle ore 17.30 alle 19.00, all'interno della piccola e preziosa cappella gentilizia di Villa Simonetta, un solo ascoltatore per volta può godere per circa 15 minuti delle musiche suonate dagli studenti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado che si alternano, uno alla volta, muovendosi tra strumenti e generi differenti. Per vivere l'esperienza immersiva di UanTuUan, secondo fasce di 15 minuti, è necessario prenotarsi via email, fino a esaurimento posti. Durante la rassegna è inoltre disponibile in giardino un food truck, attrezzato per la preparazione di cibi destinati al pubblico dei Notturni in Villa.

L'inaugurazione dei Notturni 2023, lunedì 3 luglio, è dedicata alla musica antica. Amore a lo to aspetto, concerto dello Spazio Anteprima delle ore 19.00, si concentra sull'amor cortese i suoi autori, trovatori e anonimi, e arriva fino alle siciliane. A interpretare il raro repertorio è l'Ensemble di Musica Medievale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, formazione costituita da un gruppo di giovani musicisti, provenienti da differenti esperienze musicali e da diversi paesi del mondo. Il concerto delle 21.00, Io la musica son, è un omaggio a Claudio Monteverdi, uno dei più grandi innovatori del linguaggio musicale, la cui attività artistica segnò il passaggio dall'epoca rinascimentale a quella barocca. Si va dalla favola in musica per un pubblico scelto al dramma epico di Ulisse, e si chiude con l'intreccio storico-amoroso di Nerone e Poppea, protagonisti di un'opera ormai pensata per teatri pubblici. Dei, semidei, regine e re, ma anche servi e nutrici divengono i personaggi principali della serata. Il concerto riunisce infatti in un atto unico brani famosi tratti dalle tre opere di Claudio Monteverdi: L'Orfeo (1607), favola pastorale con il primo vero protagonista della storia del teatro musicale moderno, Il ritorno di Ulisse in patria (1640), tragedia di lieto fine, e La coronazione di Poppea (1643), dramma in musica attribuibile del tutto o in parte a Claudio Monteverdi e ultimo impegno teatrale dell'autore, che morì nello stesso anno della sua rappresentazione. 

La serata di martedì 4 luglio invita a un'immersione totale nel jazz. Protagonisti sono gli studenti e i docenti dei Civici Corsi di Jazz. Lo Spazio Anteprima delle ore 19.00, con il gruppo di musica d'insieme di Paolo Tomelleri, è intitolato Let's swing! e presenta composizioni di autori come Dexter Gordon, Jimmy McHugh, Bronisław Kaper, Coleman Hawkins, Tadd Dameron e Count Basie, Frank Foster, Thom Bell e Linda Creed, Till Brönner, Irving Berlin, e un piccolo omaggio a Breve amore di Piero Piccioni. Il concerto delle ore 21.00 ospita altre composizioni e arrangiamenti jazzistici ed è strutturato in due parti: Everything but jazz, con brani di Sting, Tears for Fears, John Williams, e Double Quartet, con brani di Miles Davis, Horace Silver, Dexter Gordon, Clifford Brown, Bernie Miller.

Mercoledì 5 luglio offre, a partire dai titoli, Percorsi alle ore 19.00 e Traiettorie alle ore 21.00, una panoramica temporale molto ampia e prospettive originali sulla musica da camera. Il programma delle ore 19.00, Percorsi, si apre con Jan Dismas Zelenka, compositore ceco nato nel 1679, personalità eminente del periodo tardo-barocco, stimato da Johann Sebastian Bach, dimenticato dopo la morte e riscoperto nel XIX secolo. Zelenka realizzò opere estremamente originali e inusuali per la sua epoca: Fanfare per trombe e timpani rientra nella composizione del Melodramma de Sancto Venceslao per l'incoronazione di Carlo VI a Praga, all'interno di una sfarzosa cerimonia che prevedeva diverse manifestazioni per solennizzare l’evento. Seguono tre grandi autori a cavallo tra Settecento e Ottocento: Haydn, con l'esuberante Allegro dal Trio in re maggiore n. 30, caratterizzato da una cristallina brillantezza; Beethoven, con l'intensamente romantico Allegro vivace con brio dal Trio in re maggiore n. 1 op. 70; e Brahms, con l'Allegro dal Trio in la minore op. 114, opera nata dall'incontro con il celebre virtuoso del clarinetto Richard Mühlfeld e contraddistinta da un'atmosfera riflessiva, intima ed elegiaca. Con Ernesto Köhler, considerato uno dei migliori flautisti della sua epoca, figlio del musicista boemo Joseph Venceslau Köhler, si continua il percorso e si toccano le soglie del Novecento: Köhler, nato a Modena, si trasferì infatti a Vienna e poi a Pietroburgo, dove morì nel 1907. Il suo Echo venne originariamente scritto per flauto e cornetta con accompagnamento di pianoforte. Si giunge poi a Dmitri Shostakovich con il suo Preludio in re per tromba, corno, clarinetto e pianoforte degli anni tra il 1919-1920 e si chiude con un salto indietro nel tempo grazie a Mozart e al suo Adagio in si bemolle maggiore KV 484a per quintetto di clarinetti del 1783-1784. La medesima linea caratterizza il concerto delle 21.00: anche qui le Traiettorie sonore corrono in molteplici direzioni. L'autore del primo brano, Entrada, è Nick Woud, compositore vivente, sin da giovanissimo percussionista dell’Orchestra del Concertgebouw, della Netherlands Chamber Orchestra e di tutte le più importanti formazioni olandesi. Si resta in un ambito simile con il californiano Brent Heisinger e la sua March for timpani and brass. La serata continua con l'esecuzione di Armonia per un tempio della notte di Antonio Salieri, dalla data incerta, ma sicuramente successiva al 1794, data in cui i rapporti con il nuovo impresario Peter von Braun, cui l'opera è dedicata, migliorarono decisamente. Si prosegue con Schumann e il suo Quartetto per pianoforte in mi bemolle maggiore op. 47, composto in soli cinque giorni, nel momento della straordinaria fioritura delle opere strumentali da camera dell'autore. Si entra in pieno Novecento con Benjamin Britten e la sua celebre Ceremony of Carols, composta nel 1942, nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, durante la traversata dell'Atlantico che stava riportando Britten in Inghilterra dopo i tre anni trascorsi negli Stati Uniti: il punto di partenza è rappresentato dai testi di carole medievali e rinascimentali che ruotano intorno alle tematiche dell'Avvento e della nascita di Gesù, a cui è affidato un messaggio di pace universale. Il viaggio musicale continua nella stessa area geografica, l'Inghilterra, con Edward Elgar. Molto più recente è Mass di Leonard Bernstein, di cui si esegue l'inno Gloria tibi. Opera teatrale per cantanti, musicisti e ballerini, Mass fu presentata in anteprima nel 1971, diretta da Maurice Peress e coreografata da Alvin Ailey. Chiude la ricca serata l'ensemble Archissimo, storica formazione della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado diretta da Carlo Feige: il programma è eclettico, parte da Bartók, con la Petite suite per archi, composta originariamente per pianoforte, e si chiude con She Loves You, Yesterday, Eleanor Rigby Back in the Ussr, quattro canzoni degli intramontabili Beatles arrangiati per archi.

La penultima serata della manifestazione, giovedì 6 luglio, è riservata come di tradizione alla proiezione di cortometraggi d'animazione, alcuni dei quali hanno ottenuto significativi riconoscimenti internazionali. I corti, realizzati dagli allievi della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, sono stati musicati da studenti compositori del corso di Musica per l'Immagine dell'Istituto di Ricerca Musicale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. Le composizioni sono eseguite dal vivo da un ensemble diretto dagli allievi del corso di Direzione d’orchestra: per consentire la visione delle proiezioni, Cortometraggi di animazione, preceduto alle ore 19.00 da uno spazio animato da un dj-set, ha eccezionalmente inizio alle ore 21.30.

Chiude la rassegna, venerdì 7 luglio, un programma focalizzato sulla musica da camera e le arie d'opera. Il programma Itinerari preziosi, alle ore 19.00, spicca per la grande varietà di colori ritmici. Il primo brano è Ritual Music di David Skidmore, 1982, costituito da un energico quartetto di percussioni tribali. Di François de Fossa è il secondo pezzo in programma, il Quartetto op. 19 n. 3, partitura brillante, interpretata dal Quartetto de Fossa, formato da studenti di violino, chitarre e violoncello. Uno spazio speciale è riservato a Amy Beach, morta a New York nel 1944, bambina prodigio, autodidatta, pianista dallo stile lirico e delicato e, in un clima di spiccato conservatorismo, una delle prime donne americane a comporre musica colta. I due brani che seguono omaggiano la cultura brasiliana: Disparada di Geraldo Vandré e João e Maria, valzer composto da Sivuca (Severino Dias de Oliveira) nel 1940 su testi scritti da Chico Buarque de Hollanda molti anni dopo, nel 1976. Le chitarre sono alla base anche delle due composizioni successive: Rondò di Paul Hindemith, musicista tedesco del Novecento dalla vasta produzione, e Tangondo di Máximo Diego Pujol, opera che ben sintetizza i colori dell'anima latina. Il programma dello Spazio Anteprima si conclude con l'ensemble che esegue Marche du soldat, Petit concert e Danse du diable dal balletto L'histoire du soldat di Igor Stravinsky, composto nel 1918 in Svizzera su un testo francese di C.F. Ramuz, con soggetto scelto dallo stesso Stravinsky e liberamente tratto da una delle fiabe raccolte da Afanas'ev. Voci notturne, il concerto delle ore 21.00, si basa sull'intreccio di arie liriche e da camera. Non mancano autori celeberrimi e arie tratte dalle più note opere: Gaetano Donizetti con Don Pasquale; Vincenzo Bellini con I Capuleti e i Montecchi; Giuseppe Verdi con Giovanna D'Arco e La traviata; Mozart con Le nozze di Figaro; Jaques Offenbach con Les contes d’Hoffmann; Giacomo Puccini con La fanciulla del West e Tosca. Il programma ospita anche La Serenata di Pietro Mascagni del 1883, con cui si apre il concerto; Alabama Song di Bertolt Brecht e Kurt Weill, tratta dall'opera musicale Mahagonny del 1930, canzone incisa in tutta Europa e ripresa anche dai Doors e da David Bowie; le Soirées musicales di Gioacchino Rossini, raccolta pubblicata nel 1835 e composta a Parigi, dove il musicista si era ritirato. I testi provengono da componimenti di Pietro Metastasio e di Carlo Pepoli. A quest'ultimo si deve proprio il componimento La danza, probabilmente il pezzo più popolare della raccolta, una tarantella napoletana che costituisce uno splendido omaggio di Rossini alla città di Napoli.

Di seguito, infine, il programma dei concerti UanTuUan:

Lunedì 3 luglio 2023

  • ore 17.30 e ore 17.45 - Irene Luraschi, flauto traversiere (Hotteterre, 5 preludi da l’Art de préluder)
  • ore 18.00 e ore 18.15 - Eleonora Casolari, flauto traversiere (Telemann, Fantasia n. 8 dalle dodici fantasie per flauto solo; Braun, Suites de differentes pieces sans basse; Telemann, Fantasia n. 7 dalle dodici fantasie per flauto solo)
  • ore 18.30 e 18.45 - Martín Moya Fernandez, violino barocco (Biber, Passacaglia in sol minore dalle Rosenkranzsonaten)

Martedì 4 luglio 2023

  • ore 17.30 e ore 17.45 - Roberto Piccaluga, sax tenore (selezione di standard dal repertorio jazzistico)
  • ore 18.00 e ore 18.15 - Massimiliano Spizzi, tromba (selezione di standard dal repertorio jazzistico)
  • ore 18.30 e 18.45 - Alessandro Barzelatto, sax tenore (selezione di standard dal repertorio jazzistico)

Mercoledì 5 luglio 2023

  • ore 17.30 e ore 17.45 - Cecilia Corio, chitarra (Torroba, Albada e Fandanguillo; Brindle, El Polifemo de oro)
  • ore 18.00 e ore 18.15 - Enea Tramontana, flauto (Bach, Sonata in la minore)
  • ore 18.30 -  Mariachiara Giambelli, chitarra (Snowden, The strange world of spiders; Bogdanovic, Mysterious habitats)
  • ore 18.45 - Mariachiara Giambelli, chitarra (Castelnuovo Tedesco, Studio XI Ave Maria; Morittu, Capaci, 23 Maggio 1992; Danza de is animas bias dalla suite S’acabbadòra)

Giovedì 6 luglio 2023

  • ore 17.30 e ore 17.45 - Ludovica Ferrari, violino (Bach, Adagio e Fuga in do maggiore BWV 1005)
  • ore 18.00 e ore 18.15 - Roberto Ghezzi, viola (Bach, Grave e Fuga in re minore BWV 1003)
  • ore 18.30 e 18.45 - Stefano Trotta, violino (Ysaye, Sonata n. 3)

Venerdì 7 luglio 2023

  • ore 17.30 e ore 17.45 - Leonardo Campera, percussioni (Cangelosi, Glamour; Gibson, Carillon)
  • ore 18.00 - Pietro Bagetto, violino (Bach, Andante dalla sonata n. 2; Rode, Capriccio n. 24)
  • ore 18.15 - Pietro Bagetto, violino (Ysaye, Ballade dalla sonata n. 3; Rode, Capriccio n. 24)
  • ore 18.30 e 18.45 - Clara Gerelli, violino (Bach, Grave e Fuga dalla sonata n. 2)
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