Dal 27 febbraio al 3 marzo 2024 (ore 20.00, tranne domenica ore 16.30) la stagione del Teatro Menotti di Milano (via Ciro Menotti 11) prosegue con la prima milanese di Orazio, spettacolo incautamente ispirato dall'Amleto di William Shakespeare, scritto, diretto e interpretato da Paolo Mazzarelli.
Nell'Amleto di Shakespeare due ragazzi poco più che ventenni, Amleto e Orazio, grandi amici fra loro, si trovano a dover fare i conti con le macerie di un mondo, quello dei grandi, che gli cade apezzi sotto al naso. Uno dei due - Amleto, un principe - sarà sopraffatto dagli eventi e morirà, l'altro - Orazio, un uomo buono - sarà il solo a sopravvivere e riceverà dall'amico morente l'incarico di raccontarne la storia.
In Orazio di Paolo Mazzarelli tre amici, anch'essi di circa vent'anni, si confrontano con le macerie di un mondo: quello presente. Un mondo che per loro - un buffo ragazzo italiano senza fissa dimora, un migrante africano, una ragazza figlia di un potente e vanitoso teatrante - deve necessariamente essere ripensato, sovvertito, ricreato. Sarà proprio il teatro ad offrire ai tre una possibilità in tal senso, anche grazie alle suggestioni offerte da quella stessa opera/totem dalla quale la riflessione dell'autore era partita: l'Amleto.