Non mancano lavori site specific pensati per il Pac e il pubblico milanese. Il percorso espositivo si apre con Vendesi (2023) di Leandro Erlich, un’opera che gioca sul limite tra realtà e finzione. Rievocando l’estetica comunicativa di un cartello immobiliare, Erlich annuncia la messa in vendita del Padiglione d’Arte Contemporanea, ponendo in discussione la concezione comune di bene culturale. Eduardo Basualdo interviene nel parterre del Pac realizzando un'installazione che dialoga con la grande e luminosa vetrata e il giardino: una massa nera, rocciosa e informe, una presenza monumentale davanti alla quale il tempo sembra essere sospeso e lo spazio si restringe provocando una certa tensione nello spettatore. La sua forma amorfa ricorda un meteorite o una roccia vulcanica: un modo per accennare alle estinzioni del passato o prefigurare catastrofi future.
Matias Duville realizza per il cortile del Pac una nuova versione dell’installazione Precipitar una especie (Precipitare una specie, 2023). L’artista manipola un lungo tubo d’acciaio vincolato a due grosse pietre. L’opera esprime modalità differenti di avvicinamento a un territorio, reale o immaginario: dagli estremi di questa linea tubolare escono un cactus e un pino, che evocano paesaggi diversi ma che l’artista fa convivere. Sulla lunga balconata spicca l’iconica opera Bocanada (Respiro, 1993-2023) di Graciela Sacco, 30 metri di bocche aperte urlanti, arrabbiate e affamate compongono una serie di manifesti pensati come interferenze nello spazio pubblico, in cui compaiono elementi comunicativi dalla forte valenza politica.
Ad inaugurare la mostra Mariana Bellotto e il Grupo Performático Sur con la performance Mundo de Mierda (Mondo di merda, 2023). L'azione coreografica si concentra sull'interazione dei corpi dei performer con pezzi di ghiaccio: i corpi danzanti sfidano la loro stessa integrità portando all’estremo i loro sensi, mentre i solidi di ghiaccio, a causa dell'abbassamento della temperatura e del passare del tempo, si trasformano in acqua, simboleggiando l'effimero e il transitorio.
oppure