Milano nelle opere di Marco Crippa: 50 anni di pittura per strada, mostra antologica

Negli anni Sessanta, Milano era un mondo da scoprire, capitale italiana assoluta dell’arte europea. Crippa visse appieno il decennio magico che contraddistinse il panorama culturale e, in generale, della creatività all’ombra della Madonnina, e dipinse in strada raffigurando ogni angolo della città, dai vicoli alle piazze più famose. La sera frequentava l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove il suo talento naturale trovò presto sfogo in una pittura senza regole: istintiva, esuberante, gestuale.

Crippa era affascinato dalle opere di Impressionisti ed Espressionisti, ammirava  l’arte del Rinascimento e in generale gli antichi maestri. Ma la sua era una tecnica originale che nel tempo maturò esiti sorprendenti, unita a un temperamento che non conobbe crisi e incertezze, sempre sorretto da una immutata ispirazione. Coloro che lo hanno osservato dipingere (di giorno, di notte, sotto la neve, in qualche città d’Italia o d’Europa), ricordano un pittore che spremeva tubi di colore direttamente sulla tela bianca, ricordano il gesto rapido, ampio e generoso della spatola e opere materiche dai forti contrasti cromatici; oli di fronte ai quali non è possibile parlare di Impressionismo, poiché le impressioni soccombono sotto il linguaggio più urgente e vibrante delle emozioni.

I suoi soggetti, come è evidente dalle opere in mostra, sono le vie, le piazze del centro, i luoghi della finanza e della moda, i monumenti, ma anche i vicoli della città vecchia, le aree diroccate, le case di ringhiera con i panni stesi, i bidoni allineati nei cortili; i Navigli, Brera, Porta Venezia, ma anche quartieri come Greco, Garibaldi, Bovisa, le stazioni, i parchi cittadini.

Continua la lettura

oppure

vai alla pagina precedente

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Milano e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter