Marco Crippa non può tuttavia essere considerato un pittore di architetture ma piuttosto un pittore dell’attimo, o meglio, di attimi di vita. Al visitatore non resta che lasciarsi accogliere, abbracciare, inebriare da questa città. L’artista non si pone davanti alla veduta, egli è piuttosto dentro l’opera, ne è avvolto, completamente immerso. Il suo gesto è sempre presente, visibile, magistrale. E allo stesso tempo lo spettatore ne viene attratto, coinvolto, ne diviene protagonista.
Il suo segno rapido, essenziale, vitale, chiama l’occhio dello spettatore semplicemente a testimoniare la naturalità del suo processo pittorico. Le vedute di Crippa che eseguiva con il cavalletto, strategicamente piazzato agli angoli delle piazze o nei vicoli pedonali del centro storico, catturavano i passanti per l’istantaneità e il respiro di una pittura abbozzata, senza l’ausilio del disegno, ma appena tratteggiata dal colore poi steso e graffiato con le spatole o con i manici dei pennelli. Ogni opera è stata realizzata interamente dal vero, sulla strada, a contatto con il pubblico.
L'inaugurazione è fissata per le ore 18.00 di mercoledì 29 novembre. La mostra è poi visitabilie a ingresso gratuito fino a domenica 7 gennaio dal lunedì alla domenica in orario 10.00-13.00 e 14.30-18.30 (giorni di chiusura, domenica 24, lunedì 25, martedì 26, domenica 31 dicembre e lunedì primo gennaio).