Il ritmo tranquillo dei tram storici ha permesso ai partecipanti di godere appieno del paesaggio urbano, unendo generazioni in un viaggio attraverso il tempo. I sorrisi nostalgici e gli sguardi compiaciuti dei passeggeri hanno testimoniato il legame affettivo con questi simboli di un'epoca passata. Il tour non è stato solo un viaggio fisico attraverso la città ma anche un viaggio emotivo che ha toccato le corde del cuore di coloro che hanno avuto il privilegio di partecipare.
In questo contesto, la motrice Reggio Emilia non è stata solo un mezzo di trasporto; è diventata un ambasciatore del passato, portando con sé le storie di chi l'ha servita e di chi l'ha vissuta. Il tour a bordo di questi tesori storici è stato un tuffo nell'anima della città, un modo tangibile di connettersi con la propria storia e di onorare un patrimonio che continua a vivere nei cuori di coloro che amano Milano e la sua affascinante storia tramviaria.
Le vetture della serie 85/92 realizzate dalla Stel, come quella appena certificata dall'Automotoclub Storico Italiano, sono elettromotrici progettate per l’utilizzo sulle tranvie interurbane milanesi. Costruite nel 1928 dalle Officine Meccaniche Reggiane (da qui il soprannome di Reggio Emilia), avevano cassa in legno, identica a quella delle motrici Desio, ed equipaggiamento bitensione, per poter operare sotto i 1200 Volt delle tranvie dell’Adda e i 600 Volt del resto della rete. Le unità bitensioni, che all’epoca della costruzione risultavano le motrici più potenti in Italia, furono in servizio sulle linee Milano-Vimercate e Milano-Vaprio.
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