L’ossessione di Lorem è del resto l’accesso al dato, ossia la possibilità di lavorare con grossi archivi. Il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa ha reso disponibile e accessibile a chiunque l’impiego degli strumenti a essa legata (per esempio ChatGpt). Resta tuttavia il problema che non si ha idea dei dataset a cui attingono gli stessi, e quindi dell’orizzonte cognitivo della macchina. Non si ha inoltre accesso ai parametri che consentirebbero di avere maggior controllo sulla generazione delle immagini. Ed è qui, nella consapevolezza di contenuti e informazioni che sta usando, a tutti i livelli, e nella conoscenza, anche profonda, di questi strumenti tecnologici, che trova spazio e identità l’artista che usa l’intelligenza artificiale. Con Tesh, insomma, Lorem mostra insomma come l’intelligenza artificiale possa essere più umana, più poetica e afferrabile di quanto avremmo mai potuto immaginare, anche grazie al processo di sviluppo tecnologico stesso.
Distrust Everything fa parte del progetto espositivo Third Self curato da Visioni Parallele Creative Studio. Racchiude e fa convivere progetti di artisti italiani e studenti, che hanno abbracciato le tecnologie Intel e le ultime innovazioni in ambito artistico per creare opere esperienziali. L’exhibition - aperta al pubblico giovedì 14 dicembre (ore 15.00-19.00) e venerdì 15 (ore 11.00-19.00) - coinvolge il pubblico in una riflessione intima e allo stesso tempo collettiva sul rapporto tra digitale e reale. L’obiettivo vuole essere quello di promuovere il posizionamento della creatività contemporanea digitale, offrendo uno spazio per connettersi in modo inclusivo, e soprattutto incoraggiando l’impegno di un pubblico eterogeneo con un approccio orientato all’artista e al futuro.