All’inizio della Commedia, Dante perde il cammino e si addentra pieno di paura in una selva oscura, dove si trova davanti a tre fiere che lo paralizzano e gli impediscono di procedere. Fino a che non incontra due figure di riferimento, Beatrice e Virgilio, che lo invitano a non fuggire davanti alle difficoltà e a proseguire in quel cammino complicato ma affascinante che è la vita: un transitare nell’inferno prima di uscire a riveder le stelle. Lo stesso, in fondo, accade al giovane pubblico nella complessa tappa dell’adolescenza, che somiglia molto a una selva oscura piena di difficoltà in cui è facile perdersi; ma da cui è possibile uscire grazie all’aiuto di figure amiche.
Nello spettacolo, Dante si rivolge a una psicologa per farsi dare qualche consiglio su come vivere meglio questa esperienza; il loro dialogo si configura come una vera e propria guida pratica, una mappa che permette però di ritrovare la via anche nell’intricato bosco dell’interpretazione del testo. Aiuta infatti a capire quali sono le ragioni che spingono Dante a trattare determinati argomenti e consente di conoscere l’autore in modo più approfondito e di acquisire le nozioni necessarie per comprendere meglio la sua opera. Alternando le terzine più celebri al loro commento, le attrici e gli attori del Piccolo indicano al giovane pubblico il cammino per seguire Dante nel primo giorno della sua avventura: dallo sconforto per aver smarrito la strada, al suo imbattersi nella lonza, il leone e la lupa; dal suo incontro con Beatrice e Virgilio, fino all’arrivo alle porte dell’inferno. E lì lo lasciano, alle porte dell’inferno, cioè alle porte dell’età adulta. Esortandolo a entrarci, a passare attraverso le tante difficoltà che questa presuppone; ma affrontando tutto questo senza paura, e con una rinnovata coscienza di sé e del proprio valore.
Biglietti: posto unico 8 euro. Per info 02 21126116.