Milano, 12/11/2016.
A Milano sono centinaia i ristoranti che propongono cucina giapponese. Ma dai golosi nippo-brasiliani ai discussi all you can eat, è spesso difficile trovare i piatti della tradizione o sapienti reinterpretazioni. Eppure, dallo storico Poporoya ai menù degustazione di Wicky Priyan, l'eccellenza del Sol Levante in città c'è eccome. Il capoluogo meneghino ha persino un ristorante giapponese insignito di una stella Michelin.
Tra nigiri, chirashi e uramaki, ecco una breve guida di mentelocale.it dei migliori ristoranti giapponese di Milano.
Wicky's (corso Italia 6) - Dall'apprezzato e geniale Wicky Priyan, pioniere della cucina fusion tra tecnica orientale e materie prime italiane, un indirizzo certo per i veri palati gourmet. Si può scegliere alla carta o uno dei due menù degustazione. Il piatto cult? Il Carpaccio 5 continenti, che lo stesso chef definisce insuperabile.
Poporoya (via Eustachi 17) - Il primo ristorante giapponese di Milano. Si tratta di un piccolo sushi bar poco distante da Corso Buenos Aires, in cui si possono comprare anche alimentari tipici. A fare gli onori di casa è il maestro Minoru Hirazawa, detto Shiro, una vera istituzione milanese. Dall'altro lato della strada (via Eustachi 20), c'è il più ampio ristorante Shiro, gestito da famigliare dello chef.
Kiyo (via Ravizza 4) - Un ristorante dallo stile minimale in cui i dettagli sanno di lusso vero, quello discreto e prezioso. Qui sushi e sashimi sono freschissimi e dal gusto intento. Se volete qualcosa di cucinato, la novità qui è il sukiyaki, un piatto unico con negi, manzo, tofu, funghi ed altri ingredienti. Il migliore di Milano.
Sushi B (via Fiori Chiari 1) - Dagli stessi proprietari di Pasta B, in quel di Brera ha sede un locale alla moda che propone piatti sempre curati nel dettagli, tanto nella presentazione quanto nel gusto. Spesso e volentieri qui si accostano al pasto alcuni fantasiosi drink.
Iyo (via Vespucci 12) - L'unico stellato in città a proporre cucina giapponese, fonde elementi della tradizione nipponica con ingredienti tipici delle cucine creative ed attente alle tendente. Dallo yuzu al frutto della passione, dai fiori di zucca a gambero rosso di Mazara, ogni accostamento è ricercato per tartare, gunkan e temaki inediti.
Fukurou (via Fra Galgario 4) - Piacevole, magari con un collega, cenare sugli sgabelli del bancone mentre il sushi man è al lavoro. C'è anche una saletta intima con alcuni séparé. Dalla cucina escono piatti 100% giapponesi sushi, sashimi ma anche ramen e gyoza.
Yokohama (via Pantano 8) - Un locale carico di fascino in posizione centralissima. Ad accogliervi è la titolare Rosy, sempre pronta ad un sorriso o a consigliarvi un percorso nel gusto. Il sushi qui è fusion, spesso accostato a ingredienti nostrani (come il carpaccio di tonno con il tartufo). Romantici i privè al piano superiore per mangiare in totale intimità
Izu (corso Lodi 27) - Una location in cui i toni del banco si alternano all'oro. Proposte più classiche si alternano a portate sperimentali, per un gusto mai scontato. Che si tratti di hossomaki o di tempura, qui i piatti sono belli e buoni.
Musubi (via Santa Radegonda 16) - A pochi passi dal Duomo, ecco un piccolo angolo di Giappone. Una delle rare oocasione di mangiare in centro storico con un buon rapporto qualità prezzo. Si mangia in piedi o si porta via. La scelta di uramaki è limitata ma il sapore impeccabile. Ha dato poco raddoppiato con una sede più spaziosa in piazza Gae Aulenti.
Sushi Shop (via Turati 7) - Un franchising internazionale con sedi in Europa e a New York. Gran parte del business viene fatto con la consegna a domicilio ma si può mangiare anche nel locale. A Milano propone piatti che strizzano l'occhio all'Occidente con materie prime di qualità. Interessanti le limited edition firmate da noti chef e i sushi box per la pausa pranzo.
Di Simone Zeni