Il pubblico diviene quindi parte attiva della performance, responsabile di un’azione che fa emergere sull’abito, nella stratificazione dei gesti, le ferite inferte al femminile e alla persona come individuo libero e non soggiogabile.
Questa performance, insieme alle prime due dal titolo Money (Piazza Affari, 2022) e Dancing on canvas (Piazza Duca d’Aosta, 2023), è la dimostrazione di come il bello e l’arte si possano manifestare nei luoghi più inaspettati, facendo riflettere e spronando all’azione e al cambiamento.