Tea Talks: conversazioni d’arte a Casa Bagatti Valsecchi

Mercoledì 5 giugno - Falsi e falsari: una passione irresistibile

Negli ultimi decenni dell’Ottocento in Europa si sviluppò un vivo interesse per l’arte dei primitivi italiani che causò la proliferazione di svariate attività tese al recupero, al restauro, al rifacimento e alla copia di pitture esculture del Tre e Quattrocento. Per assecondare le esigenze di mercato, un variegato universo di mediatori, piccoli commercianti, esperti improvvisati, amatori e collezionisti iniziò così ad orbitare attorno alle città toscane, umbre e laziali per intercettare le nuove esigenze del pubblico. Attraverso l’approfondimento di alcune delle figure di falsari più emblematiche, si giunge ad indagare l’operato di Alceo Dossena, autore di un significativo rilievo esposto nelle sale del Museo Bagatti Valsecchi.

Mercoledì 26 giugno - Vivere da collezionisti

Nel XIX secolo il fenomeno del collezionismo divenne l’emblema del prestigio politico e culturale acquisito dalle famiglie nobiliari. Vengono analizzate prima le raccolte di alcuni dei più importanti collezionisti ottocenteschi e poi viene approfondito il modus operandi adottato dai fratelli Bagatti Valsecchi per improntare la propria personalissima collezione neorinascimentale. Partendo dalla lettura di inediti documenti, si indaga sul mercato di riferimento dei due nobiluomini: da chi acquistavano le loro opere? Che valore avevano? È così possibile tratteggiare una vivace cornice attorno alle vicende del collezionismo Bagatti Valsecchi per indagare i protagonisti del mercato artistico della seconda metà dell’Ottocento.

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