Mercoledì 6 marzo 2024 alle ore 18.00 Casa Manzoni a Milano (via Gerolamo Morone 1) ospita la cerimonia di assegnazione a Antonia Arslan del Premio Montale Fuori di Casa per la Narrativa.
Nessun’altra sede avrebbe potuto meglio ospitare la premiazione di questa scrittrice se non la dimora dove visse Alessandro Manzoni, a cui si deve la nascita del romanzo storico. Anche Antonia Arslan ha scritto importanti romanzi che possiamo si possono definire storici per la serietà degli studi sul genocidio armeno che hanno preceduto la realizzazione delle sue opere, a partire da La Masseria delle allodole, di cui ricorrono i vent’anni dalla prima edizione.
A lei infatti il premio verrà assegnato, come si legge nella motivazione, «per aver fatto conoscere in Italia e nel mondo grazie ai suoi romanzi la verità sul primo e sistematico genocidio di un popolo: un milione e cinquecentomila armeni sterminati tra il 1915 e il 1923 a seguito dell’azione di pulizia etnica compiuta dalla furia dei Giovani Turchi. Il resto della popolazione fu islamizzato o riuscì a fuggire all’estero, come la famiglia di Antonia Arslan. Il genocidio è un fatto storico che la Turchia, ancora oggi, non vuole riconoscere».
Dopo i saluti del professor Mauro Novelli, presidente del Centro Nazionale di Studi Manzoniani, e Massimo Capuani, consulente culturale del Premio Montale Fuori di Casa, la premiazione viene introdotta da Alice Lorgna, communication & pr manager del Premio Montale Fuori di Casa. In dialogo con la premiata ci sono la presidente e il consulente culturale del premio, Adriana Beverini e Giovanni Gazzaneo. Coordina il pomeriggio Alessandro Zaccuri, direttore della comunicazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
A corredo della premiazione di Antonia Arslan, che volutamente si realizza a ridosso dell’8 marzo, proprio per rendere omaggio a una grande donna, e a tutte le altre donne, Massimo Capuani, viaggiatore e saggista, esporrà una delle preziose fotografie da lui scattate durante i suoi viaggi in Armenia, alla ricerca dei monasteri sopravvissuti alla furia degli anni di guerra, che ritrae la chiesa della Santa Croce sull’isola di Aghtamar del lago di Van, nella Turchia orientale.
A fine evento, vengono donate ai presenti copie di due romanzi brevi di Antonia Arslan: Il destino di Aghavnì e Il libro di Mush. Maggiori informazioni e prenotazioni via email.