Claudia Baracchi e Gabriella Caramore alternano riflessioni e narrazioni, ripercorrendo le vite e il pensiero di Simone Weil e Pavel Florenskij nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie (venerdì 15, ore 18.30); alla Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana invece Romano Madera analizza la meraviglia in una lezione che spiega come a quest’esperienza ci si possa avvicinare con una disposizione psichica, dell’anima, che è tanto originaria quanto potenziale frutto di esercizio (sabato 16, ore 15.00).
E ancora: perché è importante parlare di meraviglia quando il mondo è attraversato da conflitti tanto sanguinosi quanto irrisolvibili? Ne parla lo scrittore e poeta Tahar Ben Jelloun, in conversazione con Alessandro Zaccuri (giovedì 14, ore 21.00). Il tema del conflitto e della meraviglia nell’incontro dell’altro è centrale anche nel dialogo fra Agnese Moro e Grazia Grena, partecipanti a percorsi di giustizia riparativa, insieme al criminologo Adolfo Ceretti e ai giuristi Gabrio Forti e Claudia Mazzucato alla Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana, che riflettono sul peso della catena del male e sulle aperture che possono nascere dagli incontri difficili (domenica 17, ore 11.30). Il biblista Luciano Manicardi e lo psichiatra Vittorio Lingiardi si confrontano invece nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie su altre condizioni che possono offuscare l'esperienza del meraviglioso, come cinismo, disincanto, mancanza di curiosità e di desiderio, per indagare le radici di ciò che impedisce di sorprendersi (giovedì 14, ore 21.00).
Il Memoriale della Shoah ospita gli incontri La lettura infinita, lezione in cui il rabbino capo della comunità ebraica di Milano Alfonso Arbib si sofferma sulle scintille di meraviglia che scaturiscono dallo studio della Scrittura (domenica 17, ore 15.00), e Shabbat, il tempo sospeso, dove Davide Assael, fondatore e presidente dell’associazione Lech Lechà, e il filosofo Silvano Petrosino riflettono sulla necessità di ritrovare anche nell’odierna società accelerata pause di sospensione (domenica 17, ore 12.00). Prende le mosse dalle caratteristiche della società di oggi, in cui sembra che tutto possa essere valutato secondo criteri di convenienza o efficacia, anche il dialogo tra il monaco benedettino Michael Davide Semeraro e il monaco zen Carlo Tetsugen Serra presso la Fondazione Feltrinelli (sabato 16, ore 15.00).
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