Si tratta di un gioco di scatole cinesi, un’architettura a matrioska che presenta un gioco di prospettive quasi vertiginoso: uno spazio (la città immaginata dagli autori) dentro a un altro spazio (l’installazione in terra cruda) dentro a un altro spazio, quello della Fondazione Galleria Milano. A sua volta la Fondazione, le cui ampie finestre invitano subito lo spettatore a guardare all’interno, si trova all’interno di uno spazio connotato, quello di un classico cortile milanese, che nelle sue caratteristiche dialoga con il quartiere e la città in cui si trova, in un momento di forte cambiamento ed espansione.
Un cambiamento che è globale, perché riguarda l’epoca storica veloce e contraddittoria nella quale viviamo, contraddizione di cui i Brodsky, tra Russia e New York, rappresentano una evidente incarnazione; che è specifico, della città di Milano, la cui invenzione comunicativa, citando Lucia Tozzi, ha acuito la forbice sociale. E infine è personale, perché la Fondazione Galleria Milano vive un passaggio volto alla conservazione del passato e dell’operato di Carla Pellegrini e Toni Merola, ma guarda al futuro, alla ricerca e alla sperimentazione con impegno.
L'inaugurazione è fissata per lunedì 18 marzo 2024 dalle 18.00 alle 21.00. La mostra è poi visitabile fino a sabato 8 giugno 2024 nei seguenti orari di apertura: da giovedì a sabato, dalle ore 12.00 alle ore 19.00, o su appuntamento. Ulteriori informazioni via email.