Milano, 14/02/2019.
Edizione numero 58 per il Salone del Mobile di Milano: l'appuntamento con uno degli eventi più attesi della stagione è da martedì 9 a domenica 14 aprile 2019 presso Fiera Milano Rho (da martedì 9 a venerdì 12 l'ingresso è riservato agli operatori del settore in orario 9.30-18.30; l'apertura al pubblico è negli stessi orari ma solo nei giorni di sabato 13 e domenica 14 aprile, con biglietti in cassa a 29 euro).
Dopo il nuovo corso varato lo scorso anno con il Manifesto, il Salone 2019 punta nuovamente i riflettori sulla centralità di Milano da un lato, e dall'altro sulla capacità creativa e la generosità di spirito della rete industriale alla sua base che lavora per offrire al mondo l’eccellenza.
«In questo particolare momento di grande successo di Milano, è importante consolidare la capacità attrattiva del Salone del Mobile che offre ai suoi visitatori non solo un’ampia offerta di prodotti ma, soprattutto, occasioni di relazioni internazionali e opportunità di riflessione sul rapporto tra creatività e impresa», afferma Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile. «Tornando a ragionare sulle parole chiave del Manifesto, patto d’intenti finalizzato a rimettere a fuoco i valori che hanno contribuito a fare della manifestazione il principale appuntamento del settore design a livello internazionale, il Salone del Mobile 2019 introduce un nuovo vocabolo. Si tratta di ingegno, ossia di intelligenza come principio di creatività, senso del talento, geniale abilità nel fare e nel pensare. Doti che le nostre imprese possiedono, che i nostri designer sviluppano e che le nostre radici ci tramandano e parola che costituisce un invito a guardare sempre avanti, a non accontentarsi, a pensare che ogni cosa può sempre essere reinventata e riscoperta con occhi nuovi che guardano al futuro. Nello stesso tempo ingegno rende omaggio a Leonardo, nei 500 anni dalla sua morte, il maestro di tutti creativi, precursore della relazione tra creativo e imprenditore, uomo del progresso, del futuro e del presente, venuto a Milano per sviluppare proprio la sua relazione con la forma del fare», conclude il presidente del Salone del Mobile.
Cogliendo la sfida di rispondere adeguatamente alle trasformazioni della struttura sociale contemporanea e al conseguente rapido cambiamento del mercato dell’arredo e del design, il Salone del Mobile 2019 presenta due fondamentali novità nel suo format fieristico. Anno dispari e, dunque, delle biennali Euroluce, la fiera internazionale di riferimento del mondo della luce, e Workplace3.0: quest'ultima in particolare si presenta con una modalità espositiva rinnovata, diffusa e trasversale, per mettere in scena al meglio l’evoluzione dell’idea di ambiente lavorativo, oggi, sempre più, spazio ibrido tra dovere e piacere, professionale e personale. Le 52 aziende espositrici segnano una presenza liquida in tutta l’area fieristica, riflettendo in modo autentico la trasformazione sociale dell’area di lavoro in spazio flessibile, permeabile e dinamico, aperto alla condivisione professionale e alla contaminazione con altre attività quotidiane.
Inoltre, quest’edizione segna il nascere di un nuovo percorso espositivo trasversale dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni: S.Project, spazio poliedrico le cui chiavi di lettura sono multisettorialità, sinergia e qualità. Circa 550 sono , invece, i protagonisti del ventiduesimo SaloneSatellite nei padiglioni 22-24: tema di quest’anno Food as a Design Object. L’auspicio è che ai giovani creativi provenienti da tutto il mondo lo slogan possa sollecitare risposte e soluzioni sotto forma di visioni avanguardistiche, idee, progetti e contributi originali.
Aggiungere il temine ingegno all’edizione 2019 del Manifesto è un omaggio a Leonardo da Vinci, proprio nel cinquecentenario della sua morte. Nel 1482, il grande maestro lasciò la raffinata Firenze, culla del Rinascimento, per Milano, città al centro di una delle regioni più produttive dell'epoca e aperta a qualsiasi tipo di novità tecnologica, dove sapeva di trovare in Ludovico Sforza un ricco e generoso mecenate. È proprio qui che lavorò come artista, architetto, ingegnere e scienziato per oltre vent’anni, lasciando segni imperituri del suo passaggio. Al genio di Vinci e ai suoi studi sull'acqua il Salone del Mobile 2019 dedica l'installazione Aqua: la visione di Leonardo presso la Conca dell’Incoronata, a cura di Marco Balich, che racconta, tra ragione e incanto, un piccolo frammento del Rinascimento e del futuro di Milano.
Non solo. Data la rilevanza dell’eredità vinciana e quale sprone per chi, di fatto, ha tutte le carte in regola per incarnare l’eredità di Leonardo da Vinci e di Ludovico Sforza - designer, giovani talenti, imprenditori - il Salone 2019 realizza anche in Fiera, presso il padiglione 24, un progetto teso a celebrare il lascito di Leonardo alla cultura del progettare e del saper fare, tema oggi più che mai determinante per il mondo del design. A cura di Davide Rampello, De-Signo: la cultura del design italiano prima e dopo Leonardo racconta in modo suggestivo il genio rinascimentale e il suo rapporto con il design italiano contemporaneo.
Per sottolineare e valorizzare ancora di più il profondo legame con Milano, e nello spirito di una sempre maggiore apertura allo scambio e alla circolazione di idee, cultura e creatività, il Salone del Mobile ha stretto un accordo triennale con Fondazione Teatro alla Scala che lo accompagnerà al 2021, anno delle celebrazioni dei sessant’anni della manifestazione. Per la prima volta, dunque, il Salone 2019 si apre con un grande concerto: il maestro Riccardo Chailly, direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano, dirige le ouverture da Semiramide e Guglielmo Tell di Gioachino Rossini e Quadri da un'esposizione di Modest Musorgskij nell'orchestrazione di Maurice Ravel.
A rimarcare il ruolo internazionale del Salone del Mobile della città di Milano, nonché la loro vocazione all’inclusione e all’ospitalità, si rinnova per il sesto anno consecutivo il Progetto Accoglienza, frutto della collaborazione con il Comune di Milano, l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e ricerca Cristina Tajani e le principali scuole di design della città (Domus Academy, IED, Istituto Marangoni, NABA Nuova Accademia di Belle Arti Milano e il Politecnico di Milano/Scuola del Design). Al'interno del Salone vengono predisposte postazioni di benvenuto dislocate nei punti nevralgici della città presidiate da 100 studenti per fornire al pubblico indicazioni sulla mobilità in città, sulla fiera stessa e anche sulle iniziative comprese nel palinsesto di eventi a Milano predisposto dall’Assessorato.
Anche quest’anno, il Salone del Mobile si conclude con una grande festa del design, celebrata venerdì 12 aprile a Palazzo Marino: un’occasione per celebrare l'impegno produttivo e organizzativo delle aziende e di tutti quei designer e personaggi che contribuiscono a rendere Milano il luogo più interessante e attrattivo al mondo in quella settimana.