Milano, 01/03/2019.
Perché a Milano il Carnevale si festeggia dopo? O forse potremmo anche dire: perché dura di più? Scenografico e colorato, il Carnevale Ambrosiano rende omaggio al patrono della città: Sant'Ambrogio, ma a differenza del resto d'Italia, dura quattro giorni in più.
Il Carnevale a Milano non si conclude, infatti, con il martedì grasso, che precede il mercoledì delle Ceneri - come previsto dal rito Romano, a cui il capoluogo lombardo non si è mai uniformato - bensì quattro giorni dopo, il sabato grasso, spostando le Ceneri, e l'inizio della Quaresima, alla domenica.
Perché? Sul tema si rincorrono diverse versioni tra storia e leggenda. La più diffusa affonda le radici nel IV secolo, quando Sant'Ambrogio era vescovo della città: impegnato in un pellegrinaggio o viaggio diplomatico (in merito circolano due versioni), avrebbe chiesto ai milanesi di ritardare le celebrazioni della Quaresima fino al suo rientro. Secondo un'altra tesi, fu la popolazione stessa a voler aspettare il proprio vescovo, per prolungare i festeggiamenti di Carnevale.
Se queste sono le storie più diffuse sul perché il Carnevale di Milano si festeggia dopo, va anche detto che non sono le uniche. Secondo un'altra tradizione orale, la causa andrebbe ricercata in un periodo di pestilenza che aveva colpito Milano e impedito ai milanesi di festeggiare il Carnevale: la popolazione era stremata e in quarantena per la malattia, e all'avvicinarsi della Quaresima, quando la peste stava regredendo, il vescovo Ambrogio chiese e ottenne dal Papa una dispensa per prolungare i festeggiamenti e rinfrancare i milanesi.
Ultima tesi che cerca di spiegare questa differenza rispetto alle date del Carnevale nel resto d'Italia è legata al conteggio dei quaranta giorni di digiuno di Quaresima prima di Pasqua. Nel rito romano (osservato nel resto della penisola) vengono escluse dai giorni di digiuno le domeniche, questo anticipa la Quaresima. Sant'Ambrogio, invece, avrebbe deciso di includere le domeniche tra i gironi di penitenza, spostando così l'inizio del digiuno di cinque giorni, tanti quanti le domeniche di Quaresima. Una scelta che potrebbe aver portato al prolungamento del Carnevale.
Quale sia la versione corretta? Non c'è una risposta, tutte cercano, in qualche modo, di dare un senso e una spiegazione a questa prerogativa tutta milanese.
Di R.U.