La Milano Art Week va anche al cinema. Per una settimana, nelle sale di Anteo, prima dei film, gli spettatori possono essere avvicinati al mondo dell'arte e del contemporaneo attraverso le interviste a 5 grandi protagonisti: Massimiliano Gioni, Shirin Neshat, Hans Ulrich Obrist, Patrick Tuttofuoco e Lia Rumma. Pillole di 3 minuti per avvicinare il grande pubblico al significato di quello che la Milano Art Week sta portando in città.
Comete: avanguardie di un altro sistema solare, a cura di Marta Bianchi e Marta Cereda, è inoltre un progetto che inaugura una collaborazione tra Miart, Careof e il Comune di Milano: presentato venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 aprile (ore 9.30-12.00, ingresso libero su prenotazione) all'Anteo Palazzo del Cinema, Comete è un programma di screening di opere filmiche d’artista provenienti dall’archivio video di Careof, il centro di produzione e approfondimento sui time based media, dalle collezioni del Comune di Milano e dalle gallerie partecipanti a Miart 2024. La presentazione dei lavori è affiancata da un programma di incontri con alcune artiste e artisti, per restituire una dimensione curata e puntuale per le opere video, dove il cinema diviene luogo privilegiato per una visione intima delle opere.
Il panorama culturale milanese si anima anche con una serie di progetti e iniziative organizzati dalle tante istituzioni, musei e organizzazioni in città che partecipano al palinsesto ufficiale. Il Pirelli HangarBicocca ospita ad esempio la mostra monografica Chiamare a raduno (Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse), che raduna il corpus più ampio delle opere di Chiara Camoni mai presentato e, insieme a una serie di nuove produzioni, dà vita a un’architettura di collettività e raccoglimento, ispirata nelle forme al giardino all’italiana tardo-rinascimentale e agli anfiteatri antichi (fino a domenica 21 luglio); e la retrospettiva del lavoro di Nari Ward Ground Break che raccoglie per la prima volta una selezione di opere che indaga la ricerca di Ward con la performatività e i progetti incentrati sulla collaborazione (fino a domenica 28 luglio), accompagnata dal calendario di performance Groundings, in programma sabato 13 e domenica 14 aprile (ore 15.30).
Da lunedì 8 aprile la Fondazione Nicola Trussardi abita gli spazi urbani della città con il progetto Italia 70: i Nuovo Mostri, , a cura di Massimiliano Gioni, un’esplosione di immagini realizzate da 70 artisti contemporanei che operano in Italia. Grandi maestri e talenti emergenti - da Yuri Ancarani e Giorgio Andreotta Calò a Francesco Vezzoli e Monica Bonvicini, da Vanessa Beecroft e Tomaso Binga a Giulio Paolini e Giuseppe Penone, da Guglielmo Castelli e Francesco Clemente a Giulia Cenci e Paola Pivi, fino a Giulia Andreani e Petrit Halilaj, solo per citarne alcuni - sono stati invitati a produrre un’immagine da riprodurre su centinaia di manifesti che per due settimane tappezzano le strade e le piazze di Milano da un estremo all’altro della città, dal Cimitero Monumentale al centro storico, da City Life a Porta Romana.
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