Mia Photo Fair 2024, fiera internazionale di arte fotografica

La sezione Reportage Beyond Reportage, a cura di Emanuela Mazzonis Di Pralafera, invita lo spettatore a compiere un viaggio visivo tra le immagini di fotografi di diverse generazioni e nazionalità, provenienti da differenti continenti e una parte di loro presentati a Milano per la prima volta. Quest’anno la sezione sviluppa un focus dedicato al cambiamento del paesaggio in relazione a diversi fattori che hanno contribuito a modificarne l’aspetto e la conformazione: tra i protagonisti la fotografa e attivista Anne De Carbuccia con un racconto sull’irreversibile scioglimento dei ghiacciai e sul tentativo dell’uomo di rallentarne il processo; J. Henry Fair con un focus sull’inquinamento ambientale a sfavore del paesaggio marino e terrestre; le immersive visioni aeree di Jeffrey Milstein una sequenza delle moderne metropoli come esempio del cambiamento del paesaggio urbano; e Francesco Zizola, il cui progetto è un’analisi del rapporto tra uomo e natura, attraverso il racconto visivo del lento e paziente lavoro dei tonnarotti nelle acque notturne del Mediterraneo.

I collezionisti italiani sono invece i protagonisti della mostra La forma delle relazioni, a cura di Rica Cerbarano: una selezione unica di oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private italiane, con cui viene celebrato il potere relazionale della fotografia. In mostra si trovano progetti fotografici risultato di un legame profondo tra gli autori e i soggetti delle immagini: a emergere sono le relazioni intessute nell’ambiente familiare (come nei lavori di Ettore Sottsass ed Efrem Raimondi), nelle comunità fragili e sottorappresentate di cui spesso gli artisti fanno parte (come Zanele Muholi), e quelle che legano i fotografi a figure con cui hanno un rapporto di affetto (Bruna Esposito) o di ammirazione (tra gli altri, i ritratti di artisti realizzati da Robert Mapplethorpe e Man Ray, o quelli di Jacopo Benassi). Allo stesso tempo, viene dato spazio alla collaborazione tra autori che lavorano in duo o come collettivi, evidenziando l’importanza dello scambio interpersonale nel processo artistico (come con Bernd & Hilla Becher e The Cool Couple), così come la creazione di progetti collettivi, esito di una partecipazione attiva da parte dei soggetti fotografati (ad esempio attraverso le opere di Vanessa Beecroft e Maurizio Cattelan). 

Quest'anno Mia Photo Fair omaggia inoltre il fotografo Carlo Bavagnoli, recentemente scomparso (Viterbo, 25 febbraio 2024), con la mostra personale Bavagnoli e i ritratti: omaggio al maestro del fotogiornalismo che propone ritratti di artisti, musicisti, intellettuali attraverso i suoi scatti meno conosciuti, per raccontare la forza evocativa di questo artista.

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