In occasione degli ultimi giorni di apertura della mostra Il meraviglioso mondo della Natura: una favola tra arte, mito e scienza, a Palazzo Reale di Milano, venerdì 12 luglio l’ingresso alla mostra è completamente gratuito: grazie al sostegno dell’Istituto Ganassini, per tutto il giorno i visitatori possono ammirare liberamente il Ciclo di Orfeo - uno dei più singolari e affascinanti complessi figurativi del Seicento in Italia, secondo l’antico assetto e la verosimile sequenza originaria con cui si doveva presentare quando fu realizzato per Palazzo Visconti (poi diventato Lunati, poi Verri) in via Monte Napoleone, e da lì in seguito smontato per approdare infine, fortemente manomesso, nella sala di Palazzo Sormani - e gli altri capolavori esposti, come la Canestra di frutta di Caravaggio.
Milano, 12/03/2019.
Palazzo Reale a Milano ospita dal 13 marzo al 14 luglio 2019 la mostra Il meraviglioso mondo della natura: una favola tra arte, mito e scienza, per incontrare la natura e la rappresentazione artistica del naturale lungo un arco cronologico che va dal Quattrocento al Seicento, con un’attenzione particolare allo scenario lombardo.
L'antefatto di questa esposizione, spiega Giovanni Agosti, curatore insieme a Jacopo Stoppa (mentre le scenografie sono di Margherita Palli), è la mostra su Bernardino Luini del 2014, che ha fatto insorgere la necessità di un dialogo con la natura, per uno studio approfondito dei suoi mondi, vegetale, animale e dell'uomo, con flora e fauna anch'egli protagonista della vita sulla Terra. Milano è poi protagonista della mostra perché mette a disposizione i capolavori dei suoi principali enti museali: il Museo di Storia Naturale, il Civico Acquario, la Galleria d’Arte Moderna, le raccolte del Castello Sforzesco e la Biblioteca Sormani.
Dopo l'ingresso con la moderna tautologia in verde luminoso della mostra tra suoni ed echi della natura reale, nell'attigua sala a destra si trova la prima sezione intitolata Gatto morto, gatto vivo, in due teche attigue. Il gatto morto, contraddittoriamente al titolo dell'opera, è il Gatto che arraffa una fetta di cacio, sorpreso e ritratto con tempera su una pergamena dell'Historia plantaria da Giovannino de Grassi. Un'opera che sin da subito fa riflettere su come i pittori dovevano far posare gli animali scelti per modello. Il gatto di Giovannino doveva essere morto e atteggiato secondo il movimento di un predatore a caccia di una preda golosa. Mentre è vivo e pulito il micio che Leonardo da Vinci schizza tutto attorcigliato su se stesso, colto a lavarsi. Si tratta di uno schizzo del Codice Atlantico, a lato di uno Studio sull'equivalenza di superfici. Questo è ritratto da vivo proprio nell'istante in cui si lava, come fanno i gatti di casa.
La sezione accanto affronta il tema Natura morta, natura viva. Ed espone un altro prestito della generosa Pinacoteca Ambrosiana: la Canestra di frutta di Caravaggio, che riflette sul decadimento del mondo vegetale. Invece sono vive le pesche su piatto metallico ricoperto da foglie di vite a opera di Giovanni Ambrogio Figino. Dei frutti si può vedere la peluria, del piatto la brillantezza.
In un corridoio ricavato intorno alla meravigliosa Sala delle Cariatidi, scorrono le fonti che hanno permesso di ricostruire il Ciclo di Orfeo, un gioiello unico dell’arte del Seicento riproposto finalmente nella sua forma e sequenza originaria, proprio dentro la meravigliosa sala di Palazzo Reale, tutta specchi e donne-colonne. In particolare, rivelano l'assetto originario gli oli su tela del 1870 realizzati da Gioacchino Banfi sulla Sala del Palazzo Verri a Milano, custoditi alla Galleria d'Arte Moderna.
Il Ciclo di Orfeo, cuore dell’esposizione, fu commissionato da Alessandro Visconti per il proprio palazzo di Milano (successivamente denominato Palazzo Verri) negli anni ’70 del Seicento e dal 1877 ospitato a Palazzo Sormani, dove è stato riallestito nei primissimi anni del Novecento e dove è divenuto noto come Sala del Grechetto (e se ne auspica un restauro, che il Ministero per i Beni Culturali ha inserito tra quelli finanziabili tramite l’Art Bonus): è composto di 23 tele, alcune di notevoli dimensioni, che raffigurano oltre 200 differenti animali a grandezza naturale e numerosi esemplari di flora, disposti a dare vita a una specie di panorama, vegliato da Orfeo e Bacco. E, dinnanzi a un ciclo di tale impatto, tutto è stupefazione.
Promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, la mostra Il meraviglioso mondo della natura: una favola tra arte, mito e scienza è visitabile nei seguenti orari di apertura: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura). Il prezzo dei biglietti - con audioguida inclusa - è di 14 euro (ridotto 12 euro, ridotto speciale 6 euro). Per info 02 54912.
Di Laura Cusmà Piccione