The Spirit of Japan è un viaggio nel Giappone dell'immaginario popolare, il mondo delle geishe, dei samurai e degli spiriti, che prende origine dalle stampe giapponesi che si diffusero in Europa nella seconda metà del XIX secolo, quando si aprirono gli scambi commerciali tra l'Occidente e il Giappone. Questa diffusione dell'arte giapponese ha avuto un impatto profondo sull'arte occidentale, influenzando non solo gli Impressionisti e i pittori d'avanguardia come Van Gogh, Gauguin e Bonnard, ma anche le arti decorative, la musica e la danza.
La messa in scena della mostracomprende più di 400 opere dei più importanti maestri dell'Ukiyo-e, provenienti da 20 musei di tutto il mondo: Katsushika Hokusai, Kitagawa Utamaro, Utgawa Kuniyoshi, Utagawa Hiroshige, Yoshida Hiroschi, Kawase Hasui, Totoya Hokkei, Kiitsu Suzuki, Ando Hiroshige, Musaaki Shikibu, Tsuchiya Koitsu.
È attraverso la natura rappresentata nelle stampe dei grandi maestri che si comincia a raccontare il Giappone: i paesaggi e l'effimera bellezza dei ciliegi in fiore si trasformano in una foresta magica e misteriosa abitata dagli yokai, gli spiriti del folklore giapponese, e poi il mare, l'iconica Grande Onda di Hokusai, travolge tutto, accompagnato da La Mer di Claude Debussy che proprio a quell’opera si ispirò nel comporla. Affascinanti geishe, vestite con eleganti e colorati kimono, appaiono da dietro i paraventi di carta di riso. Al crepuscolo, le lampade di carta proiettano le loro ombre, illuminando gli occhi, le bocche e le mani degli attori kabuki nelle loro pose migliori, per poi lasciare spazio alla danza guerresca dei samurai, tra le lanterne che fluttuano nel cielo notturno, passando dai ritmi frenetici dei tamburi del Giappone ai suoni di importanti compositori giapponesi contemporanei come Hiroshi Yoshimura e Takashi Yoshimatsu.
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