Dal 13 al 16 marzo 2025 (giovedì e venerdì alle 19.30, sabato alle 20.30, domenica alle 16.30) al Teatro Carcano di Milano (corso di Porta Romana 63) va in scena lo spettacolo L’inferiorità mentale della donna di Giovanna Gra, interpretato da Veronica Pivetti e con la musica dal vivo di Anselmo Luisi; regia Gra&Mramor (produzione a.ArtistiAssociati in collaborazione con Pigra Srl).
L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, fisiologicamente deficienti può suggerire qualcosa? Lo spettacolo L’inferiorità mentale della donna nasce da questa domanda e mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso.
Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley, racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la donna.
Come stanno le cose riguardo ai sessi? Un vecchio proverbio ci suggerisce: capelli lunghi, cervello corto. Esordisce così Paul Julius Moebius - assistente nella sezione di neurologia di Lipsia - nel piccolo compendio L’inferiorità mentale della donna scritto nel 1900, opportunamente definito un evergreen del pensiero reazionario.
Donne dotate di crani piccoli, peso del cervello insufficiente: secondo Moebius le signore sono provviste di una totale mancanza di giudizi propri. Non solo. Le donne che pretendono di pensare sono moleste e la riflessione non fa che renderle peggiori. A queste dichiarazioni fa eco il medico, antropologo, giurista e criminologo italiano Cesare Lombroso: le donne mentono e spesso uccidono, lo dicono i proverbi di tutte le regioni. Fortunatamente, i cervelli delle donne sane pesano più di quelli delle donne criminali. Ed ecco un rapido excursus su delitti eccellenti, per esempio quello compiuto da Agrippina, o da Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio.
Ad accompagnare Veronica Pivetti sul palco, il musicista Anselmo Luisi che, insieme all’attrice, esegue canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile.
Paziente lei stessa - causa una passata depressione - Pivetti non manca di raccontare al pubblico alcuni singolari episodi personali e di ricordare, con le parole di Lombroso, che il maschio è una femmina più perfetta.