Il programma del Festival di Villa Arconati 2024 prosegue martedì 2 luglio con un altro concerto che racconta qualcosa di storico che resta attualissimo. Mauro Pagani torna a suonare Crêuza de Mä, il celebre album scritto con Fabrizio De André quaranta anni fa. Pagani è accompagnato da un equipaggio di 6 musicisti e da una corista e un corista, per riproporre le avvolgenti sonorità, senza tempo e senza spazio, narrate nell'album che ha cambiato la sua carriera, quella di De André e della musica italiana.
Spazio al racconto in forma di recital teatrale e musicale domenica 7 luglio al tramonto in compagnia di Massimo Finazzer Flory, che presenta Vissi d’arte, vissi d’amore (aspettando Giacomo Puccini), un omaggio al grande compositore lucchese nel centenario della scomparsa. Con lui il Coro degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala di Milano, la soprano Anna Rita Taliento, la mezzosoprano Annunziata Menna, il baritono Jung Jaehong. Al pianoforte o tastiera amplificata Asako Watanabe, direttore Filippo Dadone.
Lunedì 8 luglio arriva un altro artista metafora per la rassegna di Villa Arconati: Jack Savoretti. Inglese di nascita, italiano nell’anima, Savoretti rappresenta al meglio la sensibilità e la curiosità delle giovani generazioni che hanno ascoltato tanti esempi di musiche possibili per poi cercare e creare un proprio stile musicale, proprio come quello che da sempre cerca di fare il festival. Con oltre un milione di copie vendute, Savoretti ha scritto numerose pagine di canzoni e poesie raccontando una vita da viaggiatore alla ricerca della sua anima artistica divisa tra l’Inghilterra (dove è nato e tutt’ora vive), l’Italia (da cui prende il cognome e una forte passione per la poesia e il romanticismo), la Svizzera (dove ha studiato) e il mondo intero. Opening act, la cantautrice Kaze, nuova promessa del pop italiano.
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