Il programma dei Notturni in Villa 2024 si chiude venerdì 5 luglio con una serata contraddistinta da una vigorosa contaminazione dei generi. L'anteprima si apre con la Sonata per violino e violoncello di Maurice Ravel, dedicata à la mèmoire de Claude Debussy, e prosegue con la sezione Fandango’s & friends con pezzi di Henry Salvador, Mario Castelnuovo-Tedesco, Jobim, Milton Nascimento, Astor Piazzolla e dell'allievo chitarrista della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, Desmond Aiyomongbezagha, con tanto di jam session di bossa nova finale.
Il concerto delle 21.00 è quasi interamente dedicato alle arie d’opera, inserite in un panorama musicale variamente assortito. Gli studenti di canto, accompagnati al pianoforte da Luca Gorla, eseguono Dolor di denti di Amilcare Ponchielli; Non si dà follia maggiore dall'opera buffa Il turco in Italia di Gioachino Rossini; Stornello, romanza da camera su testo e musica di Giuseppe Verdi; O rendetemi la speme, dall'opera I Puritani di Vincenzo Bellini; O Souverain da Le Cid di Jules Massenet; Connais-tu le pays? di Ambroise Thomas; Les oiseaux dans la charmille, l'aria cantata dalla bambola meccanica nel secondo atto dell'opera fantastica Les Contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach; In quegl’anni in cui val poco di Wolfgang Amadeus Mozart, da Le nozze di Figaro; il mottetto Exsultate, Jubilate, Alleluja, composto da Mozart diciassettenne; Eccomi… Oh! quante volte, l'aria più celebre dalla tragedia lirica I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini; Di piacer mi balza il cor da La gazza ladra di Rossini; e Pensa alla patria, aria per contralto tratta dal dramma giocoso L'Italiana in Algeri, sempre di Rossini. La conclusione del concerto vede ancora protagonista il medesimo autore e coincide con la parte finale della farsa Il signor Bruschino ossia Il figlio per azzardo.