Dopo il concerto d’inaugurazione al Teatro alla Scala di domenica 15 settembre, per l’Orchestra Sinfonica di Milano è il momento del primo programma sinfonico della stagione all’Auditorium di Milano (largo Mahler, Milano), che rappresenta in qualche modo un omaggio all’Italia, e che vede protagonista Luigi Piovano, che dal ruolo di primo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha intrapreso una eccellente carriera direttoriale, mettendo a servizio delle orchestre tutta la sua esperienza.
L'appuntamento è per venerdì 27 e domenica 29 settembre 2024, rispettivamente con inizio alle ore 20.00 e alle ore 16.00. Per l'occasione Piovano si esibisce nella doppia veste di direttore e solista: in programma il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 op. 33 di Camille Saint-Saëns, l’Ouverture da L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini e la Sinfonia n. 4 Italiana di Felix Mendelssohn, un impaginato di grande interesse attraversato da un fil rouge dedicato all’Italia.
È infatti durante il soggiorno nel Belpaese, nel 1831-1832, che Felix Mendelssohn compone il suo grande omaggio all’Italia, la Sinfonia n. 4 in La maggiore op. 90 L'Italiana, un compendio eccezionale delle suggestioni avute a Venezia, Napoli e Roma, dove il compositore abitava a piazza di Spagna, e, come si evince dalle lettere, dove Mendelssohn si innamora letteralmente della Trinità dei Monti, del Pincio, del Ponte Nomentano. Ne risulta una musica luminosa, piena di gioia, che travolge l’ascoltatore nell’infuocato incipit dell'Allegro vivace e che domina tutto il movimento, e che culmina nel celebre Saltarello finale della sinfonia, una tarantella che si dipana a partire dal turbinio di terzine degli archi, fino ai vertiginosi passaggi in staccato dei legni.
Ancora Italia, con la sinfonia da L'italiana in Algeri di Gioachino Rossini, composta venti anni prima rispetto a L’Italiana di Mendelssohn, un’opera che si sviluppa lungo un contrasto netto fra l’idilliaco e il grottesco, che, magicamente, finiscono per convivere in armonia. Proprio a partire dal primo tempo della sinfonia, l’Andante, si percepisce immediatamente il clima dell’intera opera, con il tema enunciato dell'oboe. Ma è nel celebre Allegro che emerge il carattere luminoso e scattante, più italiano, se si vuole.
Un salto in avanti di sessant’anni, nel 1872, ed ecco il Concerto n. 1 per violoncello e orchestra in La minore op. 33 di Camille Saint-Saëns, con cui Luigi Piovano apre l’impaginato da solista, con una partitura magnifica composta espressamente per esaltare le qualità di Auguste Tolbecque, eccellente violoncellista del tempo, a cui il lavoro è dedicato. Una pagina solistica considerata fin da subito una delle opere più affascinanti della letteratura per lo strumento e accolta con entusiasmo dai violoncellisti.
Biglietti: intero 40 euro in platea e 30 euro in galleria; ridotto over 60 e convenzioni 30 euro in platea e 22 euro in galleria; ridotto under 30 e sostenitori 20 euro in platea e 15 euro in galleria. Per info 02 83389401.