Alessio Schiazza presenta il docufilm Cuori Liberi, fino all’ultimo respiro: proiezione e incontro con regista e cast

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Venerdì20Settembre2024

Venerdì 20 settembre 2024, a un anno dall’uccisione dei nove maiali che vivevano pacifici nel loro rifugio a Sairano, nel Pavese, arriva nelle sale il docufilm Cuori Liberi, fino all’ultimo respiro che racconta la sconfitta dell’umanità che si è consumata, per l’ennesima volta, in quel giorno. 

Ad ospitare la prima nazionale del docufilm, con una doppia proiezione alle 17.30 e all 21.30, è il Cinema Beltrade di Milano (via Oxilia 10), alla presenza del regista Alessio Schiazza, la produttrice Alessia Camposeo e i protagonisti del film, tra cui la giornalista Giulia Innocenzi, Sara D’Angelo, portavoce della Rete dei Santuari di Animali Liberi, e Roberto Manelli del Rifugio Progetto Cuori Liberi che in quella giornata di un anno fa hanno opposto resistenza in modo pacifico per tentare, invano, di difendere Crosta, Crusca, Pumba, Dorothy, Mercoledì, Bartolomeo, Ursula, Carolina e Spino. 

La presentazione vede in sala anche le due associazioni che hanno sostenuto il docufilm e, da subito, prestato assistenza legale al Rifugio: Lav, con il suo presidente Gianluca Felicetti e Lorenza Bianchi, responsabile Area Transizione alimentare di Lav, e Lndc Animal Protection, con la presidente nazionale Piera Rosati (alle 17.30) e l’avvocato Michele Pezone (alle 21.30), che dialogano con il pubblico dopo la proiezione.

Cuori Liberi, fino all’ultimo respiro vuole ricordare non solo quanto accaduto a Sairano ma anche il movimento popolare di oltre 10.000 persone, accorse nell’autunno 2023 da ogni parte d’Italia e non solo, per manifestare e chiedere giustizia nelle due grandi manifestazioni di Milano e di Roma.

All’inizio di quel mese di settembre 2023, dopo che allevatori, sotto indagine, non avevano colpevolmente denunciato la presenza della malattia nei loro impianti, si era sviluppato nel rifugio Cuori Liberi un focolaio di Psa, mentre la malattia dilagava tra gli allevamenti industriali del pavese. Molti maiali erano morti, ma alcuni di loro stavano resistendo al virus e potevano probabilmente salvarsi. Eppure, dopo settimane di resistenza da parte di attivisti e animalisti contro l’uccisione indiscriminata ordinata dall’Ats di Pavia, si è verificato l’epilogo peggiore che si potesse immaginare: la vicenda si è chiusa con l’uccisione dei maiali rimasti e una violenza inaudita usata su coloro che li volevano difendere in modo pacifico, oltre che danni importanti alle strutture del rifugio. Rifugio che, come tutti gli altri di questo tipo, ospita animali sequestrati da situazioni di maltrattamento e sfruttamento senza alcun sostegno di fondi pubblici ma solo dal sacrificio delle persone che lo gestiscono e dei sostenitori, offrendo di fatto un presidio di legalità sul territorio e un alto valore educativo per la cittadinanza. 

Biglietti 7,50 euro (ridotti da 5 a 6,50 euro). Per ulteriori informazioni e prenotazioni telefonare al numero 02 26820592.

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