MilanOltre 2024, festival di danza contemporanea

La seconda settimana di MilanOltre 2024 inizia con tre serate in prima nazionale al Teatro Elfo Puccini per entrare nella poetica della pluripremiata compagnia svizzera/tedesca Cocoon Dance. Tre creazioni firmate da Rafaële Giovanola, ex danzatrice di William Forsythe e, dal 2021, alla guida della compagnia che fa della sperimentazione continua e del superamento di ogni limite la propria cifra stilistica. Lunedì 30 settembre alle 20.30 va in scena all'Elfo Puccini Hybridity, in cui l’estetica classica del balletto incontra l’arte marziale del Thai Boxing per riflettere sugli immaginari e sugli stereotipi dei corpi femminili ma contoni pulsanti. Martedì primo ottobre alle 20.30 è la volta di Standard, una nuova riflessione sulla costruzione sociale del genere, dell’identità etnica e delle abitudini culturali, a partire dagli studi dei balli di sala in un mondo completamente a testa in giù. Infine, mercoledì 2 ottobre, sempre alle 20.30, chiude il focus Chora, un’opera in movimento che crea una comunione collettiva laica tra performer e spettatori dando vita ad un manifesto ferocemente moderno e radicale per il presente: lo spazio scenico è mutevole e il contenuto coreografico cambia nel momento in cui anche gli spettatori prendono parte ai tableaux.

Si torna poi alla danza contemporanea italiana con due creazioni firmate MM Contemporary Dance Company. La prima, venerdì 4 ottobre alle 20.30, porta all'Elfo Puccini una raffinata serata composta da tre coreografie. Le prime due firmate da Maguy Marin: si tratta di Duo d’Eden, pezzo di rara bellezza creato nel 1986 e qui interpretato da un danzatore e una danzatrice che rappresentano un Adamo ed Eva immersi in un percorso di sensualità, eros, difesa, attacco, in un mondo nonidilliaco, e di Grosse Fugue, dove nell’intreccio tra quattro donne e un brano musicale straordinario come Die Grosse Fugue di Ludwig van Beethoven, prende forma una complessità tra la crescente forza vitale dell'essere femminile e lo stato di entusiasmo e disperazione di questa partitura. Poi c'è Skrik di Adriano Bolognino Skrik, ispirato all’Urlo di Edvard Munch, che ha portato il coreografo a indagare il tema della tragedia, dell’angoscia e della piccolezzadell’uomo nell’immensità dell’universo, un dualismo che possa arrivare al pubblico come una cascata rigeneratrice.

Il focus dedicato a MM Contemporary Dance Company chiude in bellezza venerdì 5 ottobre: alle 20.30 l'Elfo Puccini ospita Ballade, coreografie di Mauro Bigonzetti per un viaggio musicale negli anni Ottanta ma anche un omaggio a Pier Vittorio Tondelli che, attraverso una narrazione coreografica astratta, dà vita ad uno spazio della memoria e del sentimento dove l’uomo, spogliandosi del suo guscio, ritrova il suo corpo vivo e vulnerabile.

La mattina di venerdì 5 ottobre alle 12.00, il festival propone Estratti da Ballade, un progetto che fa dialogare la coreografia con la decima edizione della mostra Ri-scatti, ideata e organizzata dal Pac - Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e da Ri-scatti Osv. Attraverso una narrazione astratta, la partitura coreografica dà vita ad uno spazio della memoria e del sentimento dove l’uomo, spogliandosi del suo guscio, ritrova il suo corpo vivo e vulnerabile: l’appuntamento è accompagnato da una lecture con Stefano Tomassini e i coreografi Michele Merola e Mauro Bigonzetti.

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