Milano, 11/10/2024.
Ma il tempo, il tempo chi me lo rende? cantava Francesco Guccini in Lettera, ormai quasi trent’anni fa. Si sa che il tempo corre veloce, tra i sogni e le preoccupazioni di molleggiata memoria. E le citazioni dal mondo della musica e dello spettacolo non sono certamente un caso. La storia dei portici di largo Corsia dei Servi 21, a pochi metri da piazza Beccaria, in centro a Milano, se non del tutto gotica e misteriosa è certamente malinconica: parliamo della Walk of Fame meneghina i cui connotati stravaganti e bizzarri fanno pari con la mondana impermanenza.
Oggi si passa da qui, attraverso questa piccola galleria anonima, e si intercetta la Milano da bere di quarant’anni fa; ma è solo un multiverso, una sensazione, il soggetto di un inedito di The Twilight Zone. Mentre nella vicina piazza del Duomo aleggia il tintinnio dei Campari Spritz, qualche folata autunnale induce ad abbassare lo sguardo, verso i bordi del passaggio. Ed è proprio ai bordi che il passato si interseca con il frettoloso presente: mattonelle in cemento, con il segno del transito di divi e dive di fama mondiale. Mentre i passi rallentano e lo stupore prende il sopravvento, si scorgono le griffe di Sofia Loren, Tony Curtis, Kirk e Michael Douglas, Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, Sharon Stone, Roger Moore, Angela Lansbury (La Signora in Giallo), Richard Dean Anderson (Mac Gyver) e dei nostrani Sandra Mondaini, Raimondo Vianello, Mike Bongiorno, Pippo Baudo e Lorella Cuccarini. Ogni mattonella reca proprio le firme e le impronte delle mani, con la data, come a Hollywood. Ma la sensazione non è di passeggiare tra le stelle, bensì tra gli epitaffi del mondo che fu.
Perché proprio in largo Corsia dei Servi? Perché qui, a cento metri, sorgeva la sede di Tv Sorrisi e Canzoni, rivista molto amata dal grande pubblico, che dal 1984 al 2008 celebrò con la Notte dei Telegatti (in onda su Canale 5) le migliori produzioni televisive e i più amati personaggi dello spettacolo, che venivano poi premiati, appunto, con la statuetta del Telegatto. Tutto secondo l’insindacabile giudizio di una giuria popolare costituita dai lettori della rivista. Power to the people, insomma.
Nel 1992 ecco l’idea: riunire in un unico luogo impronte e firme dei vincitori dell’ambito gatto placcato in oro, una vera e propria Walk of Fame tricolore inaugurata dalla memorabile coppia artistica Marco Columbro e Lorella Cuccarini. La tradizione proseguì per dodici anni, fino al 2004, quando la sede di Tv Sorrisi e Canzoni si trasferì a Roma: non è un caso che ogni piastrella rechi l’effigie di un piccolo Telegatto, in ricordo del premio ricevuto.
Ma la grandeur è ormai deflagrata: oggi le mattonelle giacciono nell’incuria e nel dimenticatoio, talvolta coperte dai dehors di qualche pubblico esercizio, altre volte da disperati senzatetto e senza meta. La gioventù meneghina ne è all’oscuro e i boomer la storia l’hanno un po' dimenticata: chi si batte per rinverdire questa via, anche in ottica turistica, finora non ha avuto molto successo. Ci domandiamo se forse non abbia un senso anche così: passeggiarvi per annusare il tempo andato, richiamando dietro le palpebre applausi e paillettes. Un monito severo alle umane miserie.
Di Enrico Pietra