Martedì 8 ottobre 2024 alle ore 19.00 la Sala Café Rouge del Teatro Franco Parenti a Milano (via Pier Lombardo 14) ospita Luigi Manconi, che presenta il libro La scomparsa dei colori in dialogo con Daria Bignardi.
Diventare cieco è un’esperienza drammatica. Significa il consumarsi dei rapporti con il mondo, con le sue misure e i suoi colori, con le sue promesse e le sue sorprese. E significa l’affaticarsi delle relazioni con gli altri e con le cose: le carezze che non giungono a segno e i bicchieri che cadono, l’impossibilità di scrivere una dedica o quella di decifrare un volto.
Nel corso di oltre quindici anni, Luigi Manconi è passato da una forte miopia all’ipovisione, alla cecità parziale e infine a quella totale. La sua è dunque la storia di una perdita e di una lenta discesa in un buio che non è tuttavia «un calamaio di compatta cupezza», perché «la cecità non è nera. È lattiginosa, a tratti caliginosa. E, talvolta, rivela sprazzi perfino luminescenti».
Questo libro è la testimonianza di un percorso di coscienza e conoscenza di un mondo nuovo pieno di echi - i suoni di una partita di basket, le note di una canzone - e di sensazioni tattili: il calore del sole sulla pelle, mani che sfiorano i muri per orientarsi, prese incerte sugli oggetti, tibie che urtano contro gli spigoli. E soprattutto di ricordi, perché alla perdita della vista si accompagnano le peripezie della memoria: le premonizioni dell’adolescenza e i volti che rimangono uguali a com’erano trent’anni fa. C’è l’accettazione dei limiti imposti dal destino e un elogio della lotta: l’antidoto alla cecità, «che è innanzitutto immobilità», è proprio la lotta, «il movimento che raccoglie e mobilita energie, che produce conoscenza, che persegue mete, che esercita intelligenza».
Ingresso gratuito; per ulteriori informazioni e prenotazioni contattare la biglietteria del Teatro Franco Parenti telefonando al numero 02 59995206.