Dal 2 al 13 ottobre 2024 presso il Meet Digital Culture Center di Milano è aperta al pubblico la mostra Artificial Dreams, che vede la collaborazione tra lo stesso Meet e del Grand Palais Immersif di Parigi: un’iniziativa che offre una riflessione sull’interconnessione tra arte e intelligenza artificiale e che quindi si inserisce a pieno titolo nel palinsesto della Milano Digital Week 2024, in programma da giovedì 10 a lunedì 14ottobre.
Progettata come un percorso esperienziale in crescendo nel mondo onirico delle macchine, Artificial Dreams offre una panoramica sulla creazione artistica assistita da intelligenza artificiale e algoritmi. Le opere in mostra sono il risultato di collaborazioni armoniose tra uomini e macchine, orchestrate da alcuni degli artisti internazionali più innovativi del momento che proiettano lo spettatore in mondi favolosi e talvolta inquietanti.
Artificial Dreams offre anche spunti per una riflessione di carattere sociale, ma senza mai sottovalutare il ruolo dell’arte in generale. I recenti sviluppi dell'intelligenza artificiale, che l’hanno proiettata al centro dei dibattiti mondiali, hanno portato una serie di interrogativi direttamente dalla science-fiction. Tra fascino e preoccupazione, i contorni mobili di questa rivoluzione si disegnano senza capire se l'intelligenza artificiale sta prendendo il controllo di un mondo troppo complesso o se, al contrario, lo sta dotando di nuovi strumenti.
Con la nascita di nuovi strumenti creativi assistiti dall'intelligenza artificiale, il settore creativo, che è sempre stato ritenuto appannaggio della mente umana, è diventato un terreno di esplorazioni di avanguardie e trasformazioni del mondo che mettono in discussione l’essenza stessa della vita, si legano ai sogni, alle visioni e mostrano la possibile esistenza di un immaginario artificiale. Tuttavia, in questo dibattito dominato da timori e domande di carattere etico, spesso si trascura un aspetto fondamentale: il concetto di bellezza. La bellezza, che è sempre stata un valore cardine nell’arte e nella creatività umana, rischia di essere messa in secondo piano di fronte alla rapida evoluzione tecnologica. Eppure, anche nell’arte digitale assistita dalll'intelligenza artificiale, il bello continua a giocare un ruolo centrale, rivelandosi in nuove forme e modalità.
Le creazioni generate dall'intelligenza artificiale possono mantenere un’estetica affascinante, a volte persino sorprendente, che apre nuove strade per esplorare ciò che viene considerato armonioso o sublime. Non si tratta semplicemente di delegare alla macchina, ma di estendere l'immaginario attraverso un dialogo con il digitale, un dialogo che continua a mettere al centro la bellezza, non come un elemento accessorio, ma come un principio essenziale e universale.
Artificial Dreams vuole essere tutto questo: attraverso le opere di artisti di calibro internazionale, esplora con un approccio creativo la relazione tra arte, algoritmo e intelligenza artificiale, invitando i visitatori a scoprire opere create dalla collaborazione tra artisti e super computer, in un’immersione che interroga lo spettatore sulla veloce espansione dell'intelligenza artificiale nell’immaginario digitale.
L’iniziativa si sviluppa su tutto il primo piano e la sala immersiva del Meet con opere immersive, proiezioni audiovisive e installazioni, ed è composta da un nucleo centrale, costruito in collaborazione con il Grand Palais Immersif di Parigi integrato da alcune opere di artisti in residenza dei progetti internazionali S+T+Arts e Free You Next.
Questi gli artisti coinvolti: Markos Kay, Andy Thomas, Tryphème & Ulysse Lefort, Sabrina Ratté, Daito Manabe, Mauro Martino, Emi Kusano, Niceaunties, Justine Emard, Boris Labbé, Aisha Hajieva, Roberto Beragnoli, Kasper Jordaens, Mayte Gomez e Carlos Alcantara, Stanza e u2p050.
La mostra è visitabile nei seguenti orari di apertura: dal martedì alla domenica dalle 15.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00). Biglietti (con pagamento esclusivamente in forma elettronica): intero 12 euro; ridotto 10 euro per under 25 e over 65.